I leader europei hanno esortato tutte le parti coinvolte nel conflitto tra Israele e Iran a trovare una soluzione diplomatica, dopo gli attacchi Usa che hanno colpito diversi siti iraniani facendo temere un'ulteriore escalation nella regione
I leader europei hanno reagito con cautela e preoccupazione alla notizia del massiccio attacco aereo degli Stati Uniti alle strutture nucleari iraniane, ma tutti hanno chiesto di tornare al tavolo dei negoziati, nonostante l'Iran sostenga che le soluzioni diplomatiche siano state ormai abbandonate.
Quasi tutti i leader europei e dell'Unione Europea hanno rilasciato dichiarazioni, sul social media X, che avvertono l'Iran sull'eventuale sviluppo di armi nucleari e chiedono che il Paese si sottoponga a una soluzione diplomatica negoziata.
I leader europei contro un'arma nucleare iraniana, la richiesta di maggiore impegno nella diplomazia
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si è unita al coro affermando che "l'Iran non deve mai acquisire la bomba", ma chiedendo una soluzione diplomatica.
"Con le tensioni in Medio Oriente che hanno raggiunto un nuovo picco, la priorità deve essere la stabilità. E il rispetto del diritto internazionale è fondamentale. È il momento per l'Iran di impegnarsi in una soluzione diplomatica credibile", ha scritto von der Leyen, aggiungendo: "Il tavolo dei negoziati è l'unico posto dove porre fine a questa crisi".
"Non si deve permettere all'Iran di sviluppare un'arma nucleare, perché sarebbe una minaccia per la sicurezza internazionale", ha aggiunto il capo della politica estera dell'Ue Kaja Kallas. "Esorto tutte le parti a fare un passo indietro, a tornare al tavolo dei negoziati e a prevenire un'ulteriore escalation", ha dichiarato Kallas in un post, segnalando che i ministri degli Esteri dell'Ue discuteranno la situazione lunedì.
Costa: "Rispetto diritto internazionale e sicurezza nucleare"
Il presidente del Consiglio dell'Ue Antonio Costa ha espresso profondo allarme per le notizie provenienti dal Medio Oriente, in un post su X. "Invito tutte le parti a mostrare moderazione e rispetto per il diritto internazionale e la sicurezza nucleare", ha postato il presidente del Consiglio, aggiungendo: "La diplomazia rimane l'unico modo per portare pace e sicurezza nella regione mediorientale. Troppi civili saranno ancora una volta vittime di un'ulteriore escalation".
"L'Ue continuerà a impegnarsi con le parti e i nostri partner per trovare una soluzione pacifica al tavolo dei negoziati", ha scritto Costa.
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha convocato domenica una riunione del gabinetto di sicurezza del Paese e ha esortato l'Iran "ad avviare immediatamente i negoziati con gli Stati Uniti e Israele e a giungere a una risoluzione diplomatica del conflitto", secondo quanto riferito dal suo portavoce, Stefan Kornelius.
Il primo ministro britannico Keir Starmer ha dato una risposta simile: né pienamente favorevole né lontanamente critica nei confronti dell'azione statunitense.
Meloni segue da vicino la crisi iraniana
"Gli attacchi contro il programma nucleare iraniano sono di portata eccezionale", ha invece osservato il presidente finlandese Alexander Stubb.
"Per la Finlandia è importante che l'Iran non sviluppi un'arma nucleare e che non sorgano nuovi Stati dotati di armi nucleari nel mondo", ha scritto Stubb, aggiungendo: "La spirale di vendetta in Medio Oriente deve finire. Una soluzione sostenibile richiede diplomazia, dialogo e rispetto del diritto internazionale. Seguiremo da vicino la situazione e continueremo a discutere con i nostri partner e alleati".
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni sta seguendo con la massima attenzione la crisi iraniana e questa mattina ha organizzato una videoconferenza con i ministri competenti e i vertici dell'intelligence del Paese, ha riferito l'agenzia di stampa italiana Ansa, citando fonti di Palazzo Chigi.
Nelle prossime ore la premier sarà in contatto con i principali alleati e leader della regione, secondo quanto riportato dall'agenzia, che ha aggiunto che l'Italia "continuerà a impegnarsi per portare le parti al tavolo dei negoziati".
La Francia invita alla cautela tutte le parti
Il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot ha adottato un tono leggermente meno favorevole agli attacchi aerei statunitensi, affermando in un post su X che la Francia ha preso atto "con grande preoccupazione" degli attacchi statunitensi, ma "non ha partecipato né a questi attacchi né alla loro pianificazione".
Barrot ha chiesto a "tutte le parti" di mostrare moderazione e di evitare qualsiasi "escalation" del conflitto e ha insistito sul fatto che una "soluzione duratura" dovrà essere negoziata nel quadro del Trattato di non proliferazione nucleare.
Il presidente francese Emmanuel Macron non ha rilasciato alcuna reazione pubblica agli sviluppi di domenica mattina. È comunque improbabile che Teheran risponda al coro di richieste di ritorno alla diplomazia, almeno nel breve periodo.
La risposta dell'Iran alle accuse dell'Ue
Il ministro degli Esteri iraniano Seyed Abbas Araghchi ha scritto su X che "la scorsa settimana eravamo in trattative con gli Stati Uniti quando Israele ha deciso di far saltare la diplomazia".
"Questa settimana abbiamo avuto colloqui con l'E3/Eu quando gli Stati Uniti hanno deciso di far saltare quella diplomazia". Rivolgendosi direttamente a Keir Starmer e Kaja Kallas, Araghchi ha chiesto: "Che conclusioni trarreste?".
"Per la Gran Bretagna e l'Alta rappresentanta dell'Ue (Kaja Kallas n.d.r.), è l'Iran che deve "tornare" al tavolo. Ma come può l'Iran tornare a qualcosa che non ha mai lasciato, e tanto meno fatto esplodere?".
Mentre i ministri degli Esteri dell'Ue si riuniranno a Bruxelles lunedì, Araghchi sarà a Mosca a spezzare il pane con Vladimir Putin, un cattivo presagio per i leader europei che cercano un'uscita diplomatica dalla situazione attuale.