Karol Nawrocki, candidato indipendente sostenuto dal partito Diritto e Giustizia, è stato eletto nuovo presidente della Polonia nel ballottaggio di giugno. Cosa possiamo aspettarci dalla sua presidenza?
Karol Nawrocki si è presentato alle elezioni presidenziali in Polonia come candidato indipendente, sostenuto dal partito di governo Diritto e Giustizia (PiS).
Ha superato il primo turno con insieme all'avversario Rafal Trzaskowski di Piattaforma Civica, battendolo nelle elezioni del primo giugno.
Chi è Karol Nawrocki?
Il neo presidente è originario di Danzica, ha 42 anni e prima di essere supportato dal PiS era un volto sconosciuto ai più.
Nel 2008 si è laureato in storia presso l'Università di Danzica, dove ha anche ottenuto un dottorato di ricerca nella stessa materia nel 2013.
Durante la campagna elettorale, in Polonia si è parlato molto del suo impiego come capo dell'Istituto per la Memoria Nazionale (Ipn), dove aveva accesso a importanti segreti di Stato. Il suo impiego presso l'istituto è iniziato nel 2009 fino al 2017 quando ha assunto il ruolo direttore del Museo della Seconda Guerra Mondiale. Nel 2021 è tornato all'Istituto per la Memoria Nazionale come presidente.
Nel 2024 il Ministero degli Affari Interni della Federazione Russa lo ha inserito in una lista di persone ricercate per aver partecipato due anni prima allo smantellamento del Monumento alla Gratitudine dell'Armata Rossa a Glubczyce.
La visione politica: no ai vaccini e remore sull'adesione dell'Ucraina all'Ue
Karol Nawrocki si è candidato con il sostegno del partito Diritto e Giustizia. Le sue idee politiche sono descritte come conservatrici e di destra.
Durante la campagna elettorale si è dichiarato come un oppositore delle vaccinazioni obbligatorie per adulti e bambini e nel gennaio 2025 ha dichiarato di essere contrario all'adesione dell'Ucraina alla Nato e all'Unione Europea fino a quando non saranno risolte le questioni polacco-ucraine (compresa la riesumazione delle vittime del massacro di Volyn).
Il suo programma elettorale comprendeva, tra le altre cose, la promessa di non aumentare le tasse, la riduzione dell'Iva e l'aumento della seconda soglia fiscale, l'introduzione dell'azzeramento dell'imposta sul reddito per le famiglie con almeno due figli, l'esenzione dalle tasse sulle successioni e l'abolizione dell'imposta Belka.
Nawrocki e le critiche al Green Deal
Karol Nawrocki è un sostenitore dell'energia nucleare, ma finché la Polonia non avrà una propria centrale nucleare, il carbone - crede - dovrà essere estratto dalle miniere polacche.
"Fino a quando la Polonia non arriverà all'energia nucleare, il carbone polacco dovrà essere estratto, alimentato e sviluppato dalla Repubblica di Polonia, giù le mani dal carbone polacco fino a quando non arriveremo all'atomo", ha detto durante un comizio a Pajęczno.
In quell'occasione ha parlato anche del Green Deal e dell'ambientalismo. "Se rifiutiamo l'ideologia verde, le tasse verdi, l'Eu-Ets e se estraiamo carbone polacco, finalmente inizieremo a pagare prezzi normali per l'elettricità."
Karol Nawrocki sulla difesa
Durante la campagna elettorale, Nawrocki ha affermato che il servizio di leva dovrebbe rimanere su base volontaria e che non intende cambiare questa impostazione.
"È necessario costruire un esercito polacco forte e moderno, con alleanze forti, ma che rimanga su base volontaria, cosa fondamentale anche per me", ha dichiarato.
Durante il comizio a Pajęczno, ha ribadito che cercherà di espandere l'esercito: "La Polonia sarà sicura quando sarà militarmente sicura e avrà un esercito polacco di almeno 300mila uomini e un milione di riservisti. E :questo è ciò che porterò avanti e questo è ciò che realizzerò come Responsabile superiore delle Forze Armate".
Il 22 maggio Karol Nawrocki ha firmato una dichiarazione programmatica preparata dal leader della Confederazione di destra, Slawomir Mentzen, che conteneva otto richieste. Nawrocki ha dichiarato che non avrebbe firmato leggi che aumentano le tasse, limitano la libertà di espressione e l'accesso alle armi e ratificano l'ammissione dell'Ucraina alla Nato.