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Eurodeputato greco Nikos Pappas sospeso da Syriza dopo presunta aggressione a un giornalista

Nikos Pappas
Nikos Pappas Diritti d'autore  Ευρωπαϊκό Κοινοβούλιο
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Di euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Il giornalista Nikos Giannopoulos, reporter del sito web greco News24/7, ha dichiarato di aver sporto denuncia alla polizia di Strasburgo mercoledì

L'eurodeputato greco Nikos Pappas è stato sospeso dal partito di sinistra Syriza e sarà deferito alla commissione etica dopo aver aggredito un giornalista in un bar di Strasburgo.

In una dichiarazione, Syriza ha affermato che anche il presidente del partito, Socrates Famellos, ha sospeso Pappas dal gruppo del partito al Parlamento europeo per quello che la dichiarazione definisce un comportamento inaccettabile.

La decisione è stata presa dopo che il giornalista Nikos Giannopoulos, reporter del sito web greco News24/7, ha dichiarato di essere stato aggredito da Pappas martedì sera.

La dinamica della presunta aggressione al giornalista da parte di Pappas

Giannopoulos sostiene che, mentre stava per lasciare il bar, Pappas lo abbia deliberatamente fatto inciampare e, quando lo ha affrontato, lo abbia sfidato a risolvere la questione fuori dal locale e a “regolare i conti”.

Mentre Giannopoulos stava lasciando il bar, Pappas lo avrebbe colpito due volte alla testa da dietro, facendolo cadere a terra. Il giornalista ha dichiarato di aver sporto denuncia alla polizia di Strasburgo mercoledì.

Un portavoce del governo greco, di cui Pappas è anche membro, ha rilasciato una dichiarazione dopo la diffusione della notizia della presunta aggressione.

“Questo incidente fa seguito a precedenti comportamenti denigratori e aggressivi da parte di questo eurodeputato, con molte vittime diverse, per i quali il suo partito ha seguito la tattica del silenzio e dell'insabbiamento politico. Ha dovuto esporsi per costringere Syriza a espellerlo”, si legge nella dichiarazione.

“Comunque sia, il fatto che per così tanto tempo abbiano tenuto nel loro partito un uomo con un comportamento così ricorrente è un'ulteriore prova che coloro che fingono di essere i predicatori della moralità e i difensori dello Stato di diritto sono in realtà i più grandi ipocriti”.

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