Il viaggio in Italia del numero due della Casa Bianca arriva il giorno dopo l'incontro tra Giorgia Meloni e il presidente Usa Donald Trump a Washington. Vance incontra anche il segretario di Stato della Santa Sede, il cardinale Pietro Parolin
Il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance è arrivato a Palazzo Chigi ed è stato ricevuto dalla premier italiana Giorgia Meloni, di ritorno dalla visita in America al presidente Donald Trump.
All'interno del cortile del palazzo sono stati eseguiti gli inni nazionali, che Vance ha seguito con la mano sul cuore.
"Sono onorata di accogliere a Palazzo Chigi il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance che non vedo da un sacco di tempo", ha detto scherzando Meloni. "Abbiamo avuto un fantastico incontro ieri a Washington".
"Questa presenza è un'altra grande occasione per rafforzare la nostra cooperazione internazionale. Italia e Stati Uniti sono determinati a rafforzare la loro cooperazione, noi crediamo che l'Italia possa essere un partner estremamente importante nell'Europa e nel Mediterraneo per gli Stati Uniti", ha aggiunto la premier. Tra Italia e Stati Uniti "sicuramente c'è un rapporto privilegiato del quale vado molto orgogliosa".
"Parleremo delle relazioni tra i due paesi e anche di qualche negoziato commerciale non solo tra Italia e Usa ma anche con l'Ue", ha detto invece JD.
"Abbiamo alcune questioni da affrontare: aggiornerò la premier sui negoziati tra Russia e Ucraina, già in passato ne avevamo parlato, abbiamo un senso di positività e ottimismo", ha aggiunto Vance.
Meloni ha fatto da traduttrice a causa del mancato arrivo dell'interprete: "Avresti anche potuto chiamarmi stupido ma nella più bella lingua del mondo, non mi sarebbe importato", ha scherzato Vance rivolgendosi a Meloni.
"Girando questa mattina per Roma non ho potuto fare a meno di pensare che questa è una città che è stata costruita da persone che amano gli esseri umani e che amano Dio, e spero di poter trarne qualche ispirazione", ha concluso il vicepresidente Usa.
È previsto anche un pranzo di lavoro allargato con i due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini.
Vance è arrivato venerdì a Roma per la sua visita ufficiale in Italia. L'Air Force Two, su cui ha viaggiato assieme alla moglie Usha e ai tre figli, è atterrato all'aeroporto di Ciampino intorno alle 8 della mattina.
Il numero due della Casa Bianca è stato accolto da Irene Castagnoli, diplomatica del ministero degli Esteri, da Shawn Crowley, incaricato d'Affari dell'ambasciata Usa in Italia, e dal comandante del 31esimo Stormo dell'Aeronautica militare italiana, il colonnello Marco Angori.
Il programma della visita di Vance
Nel pomeriggio di venerdì, il vicepresidente Usa parteciperà alla messa del Venerdì Santo alle 17 a San Pietro, in Vaticano.
Per sabato è previsto, invece, un colloquio con il segretario di Stato della Santa Sede, il cardinale Pietro Parolin.
Poi Vance parteciperà alle celebrazioni legate alla Domenica di Pasqua. Potrebbe essere presente in piazza San Pietro per la messa di Pasqua e la benedizione Urbi et Orbi, anche se ancora non sono arrivate conferme.
Secondo la stampa americana, Papa Francesco potrebbe ricevere brevemente il vicepresidente statunitense prima o dopo la messa di Pasqua.
Meloni-Trump: com'è andato il bilaterale a Washington
Venerdì la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen avrà un colloquio telefonico con la premier italiana Giorgia Meloni, per fare il punto della situazione dopo l'incontro a Washington con Donald Trump.
Meloni e il tycoon hanno pranzato a porte chiuse e poi hanno risposto alle domande dei giornalisti, confermando la solidità dei rapporti tra i due.
Trump ha esaltato le qualità di Meloni: "She is great", ha detto il Tycoon. "L'Italia può essere il miglior alleato degli Stati Uniti se Meloni resta premier. È una persona fantastica, sta facendo un ottimo lavoro e il nostro rapporto è ottimo. L'Italia è uno dei nostri più stretti alleati, non solo in Europa".
Tanti i temi sul tavolo, dalle migrazioni e la spesa per la difesa, all'accordo con l'Iran sul nucleare, fino agli argomenti oggi più centrali nel dibattito internazionale e forse quelli su cui le visioni dei due leader divergono maggiormente: la guerra in Ucraina e i dazi.
"Sapete come la penso" sull'Ucraina, "penso che ci sia stata un'invasione e che l'invasore sia Putin e la Russia, ma oggi quello che è importante è che insieme vogliamo lavorare e stiamo lavorando per arrivare in Ucraina a una pace giusta e duratura", ha dichiarato la presidente del Consiglio.
Sempre inamovibile sulla sua posizione, invece, Trump, che ha nuovamente lanciato frecciatine al presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
"Ora cercherò di far cessare la guerra, ma come sapete la Russia è molto più grande come forza militare, e, se si è intelligenti, non ci si fa coinvolgere in guerre che poi non si possono gestire. Non accuso Zelensky, ma non ha fatto un buon lavoro, non sono un suo grande fan", ha detto il presidente americano.
Riguardo ai dazi, Trump e Meloni si sono detti fiduciosi di potere trovare un accordo commerciale equo.
La premier italiana, in particolare, ha citato lo slogan trumpiano "Make America Great Again", sostenendo di voler "rendere l'Occidente di nuovo grande".
Un siparietto particolare è andato in scena mentre i giornalisti stavano affrontando il tema delle spese per la difesa.
Meloni ha interrotto la traduttrice di Trump che stava avendo un momento di difficoltà e ha tradotto lei stessa le sue parole in inglese per il presidente statunitense.
Poi sull'argomento ha risposto: "Non abbiamo parlato di limiti massimi alle spese per la difesa, ma del fatto che l’Italia manterrà gli impegni e arriverà al vertice Nato al 2 per cento".
Durante la visita, Meloni ha incontrato e salutato calorosamente anche Elon Musk, come testimonia un video caricato su X dalla stessa premier italiana.