Nonostante l’annuncio di un cessate il fuoco pasquale di 30 ore da parte di Putin, l’Ucraina denuncia 59 bombardamenti russi e 26 assalti. Intanto, effettuato il più grande scambio di prigionieri della guerra
Durante la notte di sabato e le prime ore di domenica, Mosca ha proseguito i suoi attacchi sull’Ucraina, malgrado l’annuncio di un cessate il fuoco di 30 ore in occasione della Pasqua ortodossa. A denunciarlo è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un post su X (ex Twitter), accusando l’esercito russo di voler solo “creare un’impressione generale di tregua”.
Secondo Zelensky, le forze russe hanno compiuto 59 bombardamenti, 26 assalti e decine di attacchi con droni lungo varie linee del fronte. Il presidente ha ribadito la disponibilità dell’Ucraina a estendere la tregua a 30 giorni, a partire dalla mezzanotte di domenica, ma ha avvertito che Kiev reagirà in base alla situazione reale sul campo.
Mosca accusa Kiev di aver violato il cessate il fuoco
Dal canto suo, il ministero della Difesa russo ha puntato il dito contro l’Ucraina, affermando che le sue forze hanno condotto centinaia di attacchi con droni e aperto il fuoco contro posizioni russe, anche nella regione parzialmente occupata di Kherson.
Il cessate il fuoco annunciato da Vladimir Putin doveva avere effetto dalle 18.00 di sabato fino alla mezzanotte della domenica di Pasqua, ma non sono stati forniti dettagli su come sarebbe stato monitorato o applicato sul campo.
L'annuncio di Putin è arrivato dopo che venerdì il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che i negoziati tra Ucraina e Russia stanno “arrivando a un punto morto”. Trump ha detto che potrebbe rinunciare agli sforzi di pace se i colloqui non dovessero progredire.
Scambio di prigionieri: 277 ucraini liberati, è il più grande dall’inizio del conflitto
In parallelo alla fragile tregua pasquale, sabato si è svolto il più vasto scambio di prigionieri dall’inizio della guerra. Le autorità ucraine hanno confermato il ritorno di 277 soldati ucraini, molti dei quali nati dopo il 2000. Dall’altra parte, 246 militari russi sono stati rimpatriati.
Lo scambio, mediato dagli Emirati Arabi Uniti, è il quarto del 2025 e il 63° da febbraio 2022, portando il totale dei rimpatri ucraini a 4.552 tra civili e militari.
Il ritorno di Ihor dopo tre anni: “1.102 giorni di prigionia”
Scene toccanti si sono registrate fuori da un ospedale nella regione di Chernihiv, dove le famiglie attendevano i prigionieri liberati. Tra loro, Nataliia Lohvynchuk, 48 anni, ha riabbracciato il figlio Ihor, catturato nel 2022 durante la battaglia per Mariupol. Il giovane, oggi 23enne, ha perso 40 chili durante la detenzione.
“Non mi sembra ancora vero”, ha sussurrato la madre tra le lacrime. “Facciamo appello al mondo: riportate a casa tutti i nostri ragazzi”.