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Meloni in Bahrein dopo l'accordo con l'Arabia Saudita e su Almasri: "Chiediamo chiarimenti a Cpi"

Giorgia Meloni, ha incontrato il Principe della Corona e Primo Ministro del Regno dell’Arabia Saudita, S.A.R. Mohammad bin Salman Al Saud.
Giorgia Meloni, ha incontrato il Principe della Corona e Primo Ministro del Regno dell’Arabia Saudita, S.A.R. Mohammad bin Salman Al Saud. Diritti d'autore  Palazzo Chigi
Diritti d'autore Palazzo Chigi
Di Fortunato Pinto & Marco Fazzini
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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La premier italiana per la prima volta nel paese del Golfo dopo la firma alla partnership strategica con il principe saudita Bin Salman. Meloni ha anche commentato il caso del generale libico rilasciato da Roma

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La presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni è in visita a Manama, capitale del Bahrein, ultima tappa del viaggio in Medio Oriente. Si tratta della prima visita di un premier italiano nel Paese del Golfo.

Meloni, arrivata dall'Arabia Saudita, dove ha siglato un accordo di partnership strategica con il principe ereditario Muhammad Bin Salman, ha avuto lunedì pomeriggio un colloquio con il re Hamad Bin Isa Al Khalifa, nel corso del quale ha affrontato i temi regionali di comune interesse, il dialogo interreligioso (in Bahrain si è recato in visita anche Papa Francesco nel 2022) e i principali dossier della cooperazione bilaterale. Sul tavolo, in particolare, la collaborazione nel settore della difesa e del contrasto all'immigrazione irregolare.

Secondo una nota rilasciata da Palazzo Chigi, i colloqui hanno anche permesso di confrontarsi "sulla promozione degli investimenti reciproci con l'obiettivo di creare nuovi strumenti che possano aumentare il flusso economico finanziario".

Oltre al sovrano, Meloni ha incontrato a palazzo Qudaibiya il principe ereditario e primo ministro Salman Bin Hamad Al Khalifa, in carica dal 2020.

Nel Paese, si conclude "un giro iniziato da tempo che sta portando a casa risultati importanti", ha dichiarato la premier prima della partenza per il Paese, attuale presidente di turno della Lega araba.

Negli ultimi anni, l'italia ha intensificato le relazioni col Bahrein promuovendo più frequenti incontri politici bilaterali, come quello del marzo 2023, quando la premier ha incontrato il re Al Khalifa a Palazzo Chigi. Anche sul piano economico, si registrano scambi in crescita con ampi margini di miglioramento.

L'accordo con Bin Salman per sfruttare una cooperazione con "enorme potenziale"

La visita ufficiale in Bahrein avviene dopo quella in Arabia Saudita. Domenica, ad Al Ula, la premier italiana ha siglato con il principe ereditario Muhammad Bin Salman l'accordo che istituisce il Consiglio di Partenariato Strategico tra il Governo del Regno dell'Arabia Saudita e il Governo della Repubblica Italiana.

"C'è un enorme potenziale non sfruttato nella nostra cooperazione, e questa visita può aprire una fase completamente nuova nella nostra partnership. Per questo abbiamo elevato le nostre relazioni bilaterali al livello della partnership strategica", ha detto Meloni, spiegando poi che le intese raggiungono il valore di dieci miliardi di dollari.

L'accordo arriva dopo l'incontro tra Meloni e Bin Salman nel campo allestito nella città che integra il patrimonio mondiale dell'Unesco in Arabia Saudita. Sul tavolo, riporta l'agenzia di stampa locale Sap, sono stati esaminati gli aspetti delle relazioni bilaterali e le modalità per sostenerle e rafforzarle in vari campi, oltre a discutere gli sviluppi regionali e internazionali, le questioni di interesse comune e gli sforzi compiuti per raggiungerli.

Meloni sulla Vespucci: "È scuola di vita"

La visita di Meloni in Arabia Saudia è iniziata sabato a Gedda, dove la premier ha incontrato l'equipaggio della Amerigo Vespucci. La nave scuola ha quasi terminato il suo tour mondiale.

"Nave Vespucci non è mai stata solo una nave scuola, la signora dei mari, l'orgoglio delle nostre forze armate, l'eccellenza dell'addestramento degli allievi ufficiali della Marina. È simbolo di storia, di sapienza, di tradizione, di innovazione e straordinaria ambasciatrice d'Italia. È una scuola di mare, una scuola di vita", ha detto Meloni.

"Almasri liberato su disposizione della Corte d'appello", polemica con opposizione e Anm

Prima di salire a bordo della nave, la premier ha risposto alle domande dei giornalisti, ribadendo il suo appoggio alla ministra del Turismo Daniela Santanchè, rinviata a giudizio per il caso Visibilia, e poi ha commentato il caso della liberazione del capo della polizia giudiziaria libica Ossama Anjiem Almasri.

"È stato liberato su disposizione della Corte d'appello di Roma non del governo. Quello che il governo fa è espellerlo dal territorio nazionale. Sul tema dell'aereo segnalo che in tutti i casi di detenuti da rimpatriare ritenuti pericolosi non si usano voli di linea anche per la sicurezza dei passeggeri. È una prassi consolidata e non inventata da questo governo", ha detto Meloni che ha poi ha commentato la richiesta di chiarimenti da parte della Corte penale internazionale.

"Manderemo i chiarimenti come li chiederemo a nostra volta. La Corte deve chiarire perché ci ha messo mesi a spiccare questo mandato di arresto quando Almasri aveva attraversato almeno tre Paesi europei. Chiederò dei chiarimenti alla Corte internazionale e spero che almeno su questo tutte le forze politiche vogliano darci una mano", ha detto la premier.

Sul caso del generale libico sono arrivate però le critiche da parte dell'opposizione e dell'Anm. "La gravissima liberazione del torturatore libico Almasri non è né frutto di un cavillo né tanto meno colpa dei giudici come vorrebbe far credere Giorgia Meloni. Quei magistrati che con la sua riforma vorrebbe sottomettere all'esecutivo: no, è una scelta politica di questo governo e noi insisteremo a chiederne conto", ha detto l'esponnte di Avs Nicola Fratoianni.

"Almasri è stato liberato lo scorso 21 gennaio per inerzia del ministro della Giustizia che avrebbe potuto, perché notiziato dalla polizia giudiziaria il 19 gennaio e dalla Corte d'appello di Roma il 20 gennaio, e dovuto, per rispetto degli obblighi internazionali, chiederne la custodia cautelare in vista della consegna alla Corte penale internazionale che aveva spiccato, nei suoi confronti, mandato di cattura per crimini contro l'umanità e crimini di guerra commessi nella prigione di Mitiga (Libia)", ha scritto la Giunta esecutiva centrale dell'Associazione nazionale magistrati in una nota pubblicato per commentare le parole di Meloni.

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