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La Germania finanzia una partnership con Interpol e WWF contro i reati ambientali

Steffi LEMKE (Ministro federale dell'Ambiente, della Conservazione della Natura, della Sicurezza Nucleare e della Protezione dei Consumatori, Germania) a un vertice del Consiglio dell'UE nel marzo 2024
Steffi LEMKE (Ministro federale dell'Ambiente, della Conservazione della Natura, della Sicurezza Nucleare e della Protezione dei Consumatori, Germania) a un vertice del Consiglio dell'UE nel marzo 2024 Diritti d'autore  FRANCOIS LENOIR/EUROPEAN UNION
Diritti d'autore FRANCOIS LENOIR/EUROPEAN UNION
Di Robert Hodgson
Pubblicato il
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Attività nocive per l'ambiente come il disboscamento illegale e lo smaltimento di rifiuti sono fra i business principali del crimine organizzato. Berlino intende finanziare una partnership fra Wwf e Interpol per combatterle

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Il ministero dell'Ambiente tedesco ha stanziato 5 milioni di euro per creare una partnership per combattere l'inquinamento insieme al Wwf e all'Interpol, l'organismo mondiale di cooperazione di polizia.

Secondo il Ministero, questa mossa contribuirà a rafforzare l'applicazione della legge a livello internazionale e a proteggere chi indaga sui reati ambientali. Il progetto è su base triennale ed è stato annunciato giovedì 17 gennaio.

Quali reati intende affrontare la Germania con il Wwf e l'Interpol

Il focus di questo gruppo sarà sulla pesca, sulla silvicoltura, sull'estrazione mineraria, sui problemi di inquinamento e di commercio illegale di animali selvatici.

Il ministro dell'Ambiente Steffi Lemke ha dichiarato che questi sono crimini che "aggravano la crisi planetaria, provocando perdita di biodiversità, cambiamento climatico e inquinamento".

"Le organizzazioni criminali stanno già causando danni enormi al nostro ecosistema", ha dichiarato Lemke. "Questi gruppi uccidono e commerciano specie in pericolo. Inoltre, distruggono le foreste, che sono la nostra principale fonte di ossigeno e sono fondamentali per la nostra sopravvivenza. Mentre lo sversamento illegale di rifiuti rende inabitabili i luoghi in cui viviamo".

I reati ambientali sono la terza attività del crimine organizzato

L'Interpol ha stimato che i reati ambientali sono il terzo settore di illegalità più redditizio per il crimine organizzato, dopo il commercio di merci contraffatte e il contrabbando di droga.

Il segretario generale dell'Interpol, Valdecy Urquiza, ha dichiarato che dietro il disboscamento e lo smaltimento illegale di rifiuti si nascondo spesso "altre attività illegali: il contrabbando di droga, di armi e persino traffico di esseri umani".

"L'inquinamento provoca danni molto più gravi di quanto possiamo pensare", ha dichiarato Heike Vesper del WWF Germania. "Distruggere l'ambiente e la biodiversità a scopo di lucro non è un reato banale, ma un crimine grave. I danni sono sia a livello locale che globale, e vengono colpite sia le persone che la natura", ha aggiunto.

L'Ue ha adottato l'anno scorso una nuova direttiva sui crimini ambientali, con pene più severe e che punta a combattere più incisivamente i casi connessi di corruzione, riciclaggio di denaro e crimini informatici.

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