Molti temono che il candidato indipendente di estrema destra Calin Georgescu, che affronterà l'europeista Elena Lasconi, rappresenti una minaccia per la democrazia romena
Più di quattromila cittadini romeni hanno partecipato a una manifestazione pro-Europa in una popolare piazza del centro di Bucarest. Le bandiere della Romania e dell'Unione europea sono state sventolate una accanto all'altra e i manifestanti hanno intonato “libertà” ed “Europa”.
La manifestazione arriva a soli due giorni dal secondo turno delle elezioni presidenziali, previsto per l'8 dicembre. Il candidato indipendente di estrema destra Calin Georgescu ha vinto il primo turno quasi due settimane fa, ottenendo a sorpresa il 23 per cento dei voti.
Le sue dichiarazioni anti-Ue e anti-Nato hanno scatenato proteste in tutto il Paese e molti lo considerano una minaccia per la democrazia.
Molti speravano che i risultati del primo turno delle presidenziali fossero un caso isolato e non segnassero un cambiamento del panorama politico romeno. Ma i partiti di estrema destra hanno guadagnato notevoli consensi nelle elezioni parlamentari di domenica scorsa, con l'Alleanza per l'unione dei romeni che ha ottenuto il 18 per cento dei voti, piazzandosi al secondo posto dietro ai socialdemocratici al governo.
Ballottaggio in Romania tra Georgescu e Lasconi
Georgescu dovrà ora affrontare al ballottaggio l'europeista Elena Lasconi del partito liberale Unione salvate la Romania, che nelle ultime settimane ha visto le principali forze europeiste del parlamento schierarsi dalla sua parte per fare fronte unito contro il candidato filorusso.
Secondo gli analisti sarà una corsa molto combattuta tra due visioni diametralmente opposte su come dovrebbe essere il futuro della Romania.