Con il crollo del governo francese dopo la mozione di sfiducia a Barnier di mecoledì, tra i Paesi dell'Ue dilaga l'incertezza per i possibili risvolti internazionali. Per l'Italia e per l'Ue sembra delinearsi uno scenario problematico
L'ex premier francese Michel Barnier era atteso oggi in visita a Roma.
La scelta dell'Italia come meta della prima visita all'estero del premier francese è stata ampiamente interpretata come un tentativo di rafforzare i legami tra le due nazioni, in particolare con la Germania che si sta preparando alle elezioni anticipate del prossimo anno.
“Era dal 2021 e dalla firma del Trattato del Quirinale, quando Draghi e Mattarella si incontrarono con Macron, che non si vedeva un incontro di governo come questo. Purtroppo la crisi politica lo ha reso impossibile e non è una buona notizia”, ha commentato Jean-Pierre Darnis, professore all'Università Luiss di Roma.
Il crollo del governo francese e l'impatto sull'Italia
Ma qual è l'impatto del crollo del governo francese sia sull'Italia che sull'Europa? Il vicepresidente del Consiglio italiano Antonio Tajani ha dichiarato giovedì che anche se il governo italiano è più stabile, Roma non è immune da quanto sta accadendo sia in Francia che in Germania.
“L'indebolimento della Francia comporta un indebolimento anche dell'Europa. Con la Germania alle prese con una crisi di governo e le relazioni franco-tedesche già messe a dura prova dalle sfide della Germania, l'instabilità politica della Francia è una notizia preoccupante sia per l'Italia che per l'Europa", ha spiegato Darnis.
Il professore ha sottolineato come "l'incapacità di stabilire un dialogo con la Francia in questo momento potrebbe porre problemi significativi, soprattutto se si considera il potenziale divisivo della presidenza Trump per l'Europa, oltre alle sfide in corso della guerra in Ucraina, della crisi in Medio Oriente e del ruolo della Cina. Come evidenziato nella relazione di Draghi, l'Europa si trova a un bivio, di fronte a decisioni critiche”.