Diversi post sui social media affermano che Monaco ha strade molto più curate rispetto alla vicina Francia, nonostante un regime fiscale vantaggioso
È diventato virale sui social media un video che mostra una strada che attraversa il confine tra Francia e Principato di Monaco, con la Rue des Martyrs de la Résistance del lato francese che sembra meno curata rispetto alla Rue Bellevue in terra monegasca.
Il video è stato condiviso migliaia di volte su TikTok e X, dove centinaia di commenti in diverse lingue hanno affermato che nel Principato di Monaco non si pagano tasse.
In uno dei post si legge che Monaco riesce a mantenere le sue strade pulite e in ordine senza pagare imposte, e che queste non sono necessarie per avere buoni servizi e che, di conseguenza, adottare un regime fiscale ultraliberale è la strada da seguire.
Tuttavia, queste informazioni non sono del tutto corrette.
È vero che il Principato non applica un'imposta sul reddito personale ai suoi residenti, né prevede imposte sui guadagni in conto capitale o sulla ricchezza netta, ad esempio.
Tuttavia, esistono altre imposte, come quella del 33,3 per cento sui profitti ottenuti dalla vendita di immobili. Anche le società con profitti superiori al 25 per cento provenienti da fuori Monaco sono tassate fino al 33,3 per cento.
La prima misura è particolarmente significativa perché il Principato ha i prezzi degli immobili tra i più alti al mondo: secondo i dati più recenti dell'agenzia statistica nazionale, il costo medio per metro quadro ha raggiunto i 51.418 euro nel 2023, con un aumento di quasi il 40 per cento negli ultimi dieci anni.
Il Principato applica inoltre l'Iva al 20 per cento, la cui riscossione è favorita dal suo status di destinazione turistica di prim'ordine: Monaco genera miliardi di euro ogni anno grazie alla sua posizione, affacciata sulla Costa Azzurra, ai suoi casinò e agli hotel di lusso.
Inoltre, nonostante le aliquote d'imposta più basse, il Paese esige migliaia di euro di tasse di registrazione e di licenza per le società, nonché imposte di bollo sui documenti.
I cittadini francesi residenti a Monaco devono pagare l'imposta sul reddito secondo il sistema fiscale francese.
Le fasce d'imposta sul reddito in Francia sono progressive dallo zero al 45 per cento: si inizia a pagare l'imposta solo per i guadagni superiori a 11.294 euro all'anno, mentre l'aliquota più alta dell'imposta sul reddito è pagata da chi guadagna 177.106 euro o più all'anno.
Monaco è in grado di fornire servizi pubblici di alta qualità con un regime fiscale vantaggioso grazie a una serie di fattori, come le sue piccole dimensioni e l'enorme ricchezza pro capite.
Il Paese genera entrate significative dai servizi finanziari: è un noto hub, in particolare per il private banking e la gestione patrimoniale, che attira individui facoltosi che gestiscono ingenti somme di denaro attraverso le banche monegasche.
Anche il settore dei beni e dei servizi di lusso genera ricchezza. L'Iva sulla vendita di beni come orologi, gioielli e abbigliamento, insieme a boutique e ristoranti costosi, contribuisce in modo sostanziale al Pil della città stato.
Un Paese grande e diversificato come la Francia, invece, ha bisogno di un gettito fiscale significativo per finanziare settori come la sanità, l'istruzione e la previdenza sociale, e ha un'area molto più ampia da coprire.
EuroVerify ha contattato il comune di Beausoleil in Francia, dove si trova Rue des Martyrs de la Résistance, che ha affermato il suo “impegno per il miglioramento continuo della qualità della vita dei suoi residenti”.
In un comunicato si legge che lavora in stretta collaborazione con il Principato di Monaco su progetti comuni, ma che ha anche realizzato i propri progetti di ristrutturazione e miglioramento con “risorse naturalmente diverse da quelle del Principato”.
“Consapevole delle aspettative dei suoi abitanti, la città ha già lanciato un piano di riparazione delle strade”, si legge nel comunicato. “Questo piano, che include una dimensione ambientale con l'aumento delle piantumazioni, illustra la nostra volontà di progettare una città più piacevole e sostenibile. Tutti questi progetti saranno realizzati in consultazione con i residenti e in coordinamento con i nostri partner monegaschi”, conclude la note del comune di Beausoleil.