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Divario tra l'Europa orientale e occidentale su quanto la religione influenza le scelte di voto

Una donna accende una candela durante la Divina Liturgia di Natale, nella chiesa greco-ortodossa di Panagia (Vergine Maria) Kapnikarea ad Atene, 25/12/2023
Una donna accende una candela durante la Divina Liturgia di Natale, nella chiesa greco-ortodossa di Panagia (Vergine Maria) Kapnikarea ad Atene, 25/12/2023 Diritti d'autore AP/Michael Varaklas
Diritti d'autore AP/Michael Varaklas
Di Alessio Dell'Anna
Pubblicato il
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Un sondaggio condotto dal Pew research center rivela che l'orientamento religioso dei leader politici conta ancora molto per gli elettori e le loro di voto. Inoltre, le persone con idee di destra hanno maggiori probabilità di scegliere un leader che condivida le loro stesse convinzioni religiose

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Circa l'84 per cento della popolazione mondiale è affiliata a una determinata religione. Secondo il Pew research center il numero dovrebbe crescere fino all'87,6 per cento entro il 2060.

Il think tank statunitense ha recentemente pubblicato uno studio condotto in 35 Paesi del mondo che mostra come l'orientamento religioso dei leader politici conti ancora molto per gli elettori e le loro scelte di voto.

I Paesi in cui il legame tra religione e politica sembra più forte sono tutti asiatici, con Bangladesh, Indonesia, Filippine, India, Malesia e Sri Lanka in cima alla classifica, seguiti da diversi Paesi africani, primo il Kenya.

Ma anche in molti Paesi europei e del Medio Oriente si registrano tassi estremamente rilevanti. In Turchia, ad esempio, il 69 per cento degli intervistati ritiene importante che il proprio leader politico condivida le stesse convinzioni religiose. In Israele, la percentuale è del 55 per cento.

I tassi più alti in Europa sono concentrati nella parte orientale del continente: Polonia (52 per cento), Grecia (42 per cento) e Ungheria (40 per cento). Quelli più bassi sono nell'Europa occidentale e settentrionale.

Nei Paesi Bassi solo il 15 per cento degli intervistati si preoccupa che il proprio leader condivida la stessa religione, il 17 per cento in Francia, il 18 per cento in Spagna, il 22 per cento nel Regno Unito e il 23 per cento in Germania.

L'Italia è il Paese con la percentuale più alta tra le maggiori economie europee: 30 per cento.

Gli elettori di destra sono più propensi a fare scelte orientate alla religione

"Negli Stati Uniti vediamo che spesso le identità religiose o le pratiche religiose delle persone sono legate alle loro opinioni politiche o alla loro identità politica, e lo vediamo anche in altre parti del mondo", spiega a Euronews Johnathan Evans, ricercatore senior di Pew.

"Abbiamo scoperto che c'è un divario su diversi aspetti tra l'Europa orientale e quella occidentale e abbiamo scoperto che le persone dell'Europa orientale sono più propense ad avere alcune di queste opinioni, affermando che la religione è molto importante nella loro vita", continua Evans.

E aggiunge che "le persone che si identificano con l'estrema destra dello spettro politico sono più propense a dire cose come 'È importante che il mio leader abbia convinzioni religiose uguali alle mie o che abbia forti convinzioni religiose, anche se diverse dalle mie'".

Anche se questo non è necessariamente vero in ogni singolo Paese, sottolinea il ricercatore, si nota uno "schema generale".

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