Nella riunione dei ministri della Difesa della Nato a Bruxelles è emerso il sostegno a Israele, ma anche la richiesta di "proteggere i civili" e "rispondere in modo proporzionato", come ha spiegato il segretario generale dell'Alleanza atlantica Jens Stoltenberg
Paesi ostili come l'Iran o gruppi armati come Hezbollah potrebbero approfittare della guerra tra Hamas e Israele e sebbene la Natonon sia direttamente coinvolta nel conflitto mediorientale, il ministro della Difesa israeliano è stato invitato alla riunione, dove ha mostrato ai suoi omologhi un video dell'attacco del 7 ottobre.
"Proteggere i civili"
I Paesi membri dell'Alleanza condannano l'attacco di Hamas, ma chiedono che Israele risponda in modo proporzionato, mentre gli Stati Uniti hanno intensificato la presenza militare nella regione.
"Abbiamo visto un video scioccante e naturalmente i resoconti sono scioccanti, anche per questo gli alleati hanno condannato questo attacco terroristico contro i civili in Israele" ha detto nella conferenza stampa finale Stoltenberg.
"Con l'evolversi del conflitto è importante proteggere i civili e anche questo è stato espresso chiaramente. Ci sono regole di guerra e richieste di proporzionalità: questo è stato sottolineato da molti Paesi".
Gli altri fronti aperti
La Nato resta all'erta pure per il recente danneggiamento di un gasdotto sottomarino tra Finlandia ed Estonia. Se si rivelerà un sabotaggio deliberato, l'alleanza è pronta a rispondere, dichiara il suo segretario generale.
"È ovvio che i gasdotti, i cavi elettrici, i cavi internet, questo tipo di infrastrutture sottomarine sono cruciali per le nostre società. Si tratta quindi di una questione in cima all'agenda della Nato per molti anni e molte cose sono state fatte per proteggere queste infrastrutture critiche".
La partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky all'incontro si è rivelata fruttuosa: gli Stati Uniti hanno annunciato 200 milioni di dollari in aiuti militari, oltre a 100 milioni promessi dai Paesi schierati al fianco di Kiev.
Intanto la Turchia garantisce di trasmettere il prima possibile al suo parlamento gli atti necessari per la ratifica dell'adesione della Svezia alla Nato.