Dati personali, via libera all'accordo Ue-Stati Uniti

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Social e dati personali Diritti d'autore AP Photo/Susanne Lindholm, Scanpix Sweden
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Di Alice TideyEuronews
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Lunedì Bruxelles ha annunciato che il trasferimento di dati personali agli Stati Uniti può avvenire legalmente. Una decisione presa dopo aver garantito garanzie sull'accesso da parte delle agenzie di intelligence e la creazione di un meccanismo di ricorso per i residenti dell'UE.

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Scambio dei dati personali e rispetto della privacy. I flussitra l'Unione europea e gli Stati Uniti possono finalmente ricominciare, dopo la decisione della Commissione. 

Tre anni fa, fu proprio la Corte suprema dell'Unione ad annullare un accordo tra le due parti che consentiva il passaggio sicuro dei dati personali dal blocco alle società statunitensi.

Ora dopo svariate dispute politiche, arriva il via libera di Bruxelles grazie al Data Privacy Framework. Per il Commissario per la giustizia europeo, Didier Reynders, questa intesa sottolinea che gli Stati Uniti sono ora in grado di garantire un adeguato livello di sicurezza per i dati dei cittadini europei.

"Con l'adozione della decisione di adeguatezza, i dati personali possono ora fluire liberamente e in sicurezza dallo spazio economico europeo agli Stati Uniti senza ulteriori condizioni o autorizzazioni", ha sottolineato Reynders. "Pertanto, la decisione di adeguatezza garantisce che i dati possano essere trasmessi tra l'Unione europea e il Stati Uniti sulla base di un accordo stabile e affidabile che protegga le persone e offra certezza del diritto alle aziende".

Bruxelles ottiene la limitazione dell’accesso ai dati dei suoi cittadini da parte dei servizi di intelligence statunitensi a quanto “necessario e proporzionato”. 

Ma l'attivista per la privacy, Max Schrems, che aveva annullato i due precedenti accordi di trasferimento dei dati tra Ue e USA, ha già annunciato che contesterà la decisione. 

Mentre secondo Victoria Espinel, un'esperta statunitense, l'accordo rappresenta un passo in avanti dopo anni di incertezza.

Victoria Espinel, Presidente e CEO di The Software Alliance "Rappresentiamo gli sviluppatori di software negli Stati Uniti e in tutto il mondo. Si tratta in realtà dei clienti delle nostre aziende. Quelle sono le aziende e tutti i settori dell'economia che si affidano alla possibilità di trasferire dati per tutti i tipi di motivi, tra cui libro paga, è molto importante per le aziende. Quindi, avere un modo semplice e prevedibile per trasferire i dati è molto importante per l'economia."

I punti chiave dell'accordo

Tra i punti chiave del nuovo accordo l‘istituzione di un tribunale per il riesame della protezione dei dati, “indipendente e imparziale”, a cui avranno accesso i cittadini dell’Unione. 

L’accordo annunciato a Bruxelles rappresenta il terzo tentativo per mettere in piedi un sistema sicuro di scambio di informazioni. Nel 2000 è entrato in vigore il Safe Harbour, programma criticato dalla Corte di giustizia dell’Ue nel 2015. Unione europea e Stati Uniti hanno cercato una soluzione attraverso il Privacy Shield, nuovo accordo in materia del 2016 ma bocciato anch’esso dall’Alta corte Ue.

Da parte loro gli Stati Uniti si impegneranno a garantire salvaguardie relative all’accesso ai dati trasferiti da parte delle autorità pubbliche statunitensi.

La Corte indagherà e risolverà autonomamente i reclami, adottando misure correttive vincolanti. Il primo riesame avrà luogo entro un anno dall’entrata in vigore della decisione di adeguatezza.

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