In che modo l'Ue promuove lo sfruttamento dell'energia geotermica?

In collaborazione con The European Commission
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Di Aurora Velez
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Un progetto europeo nella regione di Bruxelles-Capitale, BruGeo, riunisce scienziati e aziende specializzate per incentivarne l'utilizzo

La regione di Bruxelles ha deciso di affidarsi al calore delle profondità della terra per il proprio approvvigionamento energetico. Quella geotermica è, in linea di principio, una fonte di energia inesauribile e pulita. Un progetto europeo, BruGeo, riunisce scienziati e aziende specializzate per promuoverne l'utilizzo. I ricercatori esaminano il terreno e mappano il sottosuolo di Bruxelles.

"Abbiamo perforato circa 45 pozzi nella regione di Bruxelles-Capitale per studiare il potenziale del sottosuolo - dice Jos Van Steenwinkel, direttore generale del progetto -. Stiamo utilizzando il sottosuolo a una certa profondità per immagazzinare energia. Energia che può essere utilizzata per il riscaldamento durante l'inverno e che può essere utilizzata per l'aria condizionata durante l'estate".

Quasi tutti i grandi edifici di Tour & Taxis, un ex sito industriale della capitale belga, sono dotati di energia geotermica. Il palazzo dell'Ambiente è tra i pionieri: ci sono 8 pozzi - 4 pozzi cosiddetti "caldi" sul lato nord e 4 pozzi cosiddetti "freddi" sul lato sud. La portata di picco è di 48 m³/h - che scendono fino a 87 metri di profondità per catturare il calore del sottosuolo. Ma come si fa a sapere se l'energia geotermica può essere utilizzata in una determinata zona di Bruxelles? Fino a che profondità bisogna trivellare?Brugeotool è uno strumento di BruGeo che risponde a tutte queste domande.

"Ci sono diverse funzionalità - dice Mathieu Agniel, un idrogeologo -. Possiamo visualizzare il sottosuolo in 3D, possiamo fare perforazioni virtuali. Possiamo analizzare la prefattibilità geotermica attraverso l'applicazione. Sappiamo bene che il sottosuolo è naturalmente caldo a 10 metri di profondità, qui in Belgio la temperatura è di circa 12 gradi e questo tutto l'anno".

Il calore del sottosuolo viene gestito e adattato alla superfice da trattare grazie a pompe di calore, sia che si tratti di geotermia superficiale (che accede al calore con sonde a pochi metri di profondità) sia che si tratti di geotermia profonda (la cui perforazione può arrivare fino a 3 km di profondità).

Università e istituti di ricerca coinvolti nel progetto

Il budget totale di BruGeo è di 1.085.145 euro, di cui quasi la metà (485.125 euro) coperto dalla politica di coesione europea. I partner coinvolti nel progetto sono cinque: le due università gemelle - la francese Université Libre di Bruxelles e l'olandese Vrije Universiteit Brussel -, il servizio geologico, Bruxelles Environnement, responsabile dell'amministrazione dell'ambiente e dell'energia, e il centro di innovazione per il settore delle costruzioni.

Il responsabile del progetto, Pierre Gerard, sottolinea che l'obiettivo è conoscere meglio il sottosuolo di Bruxelles: la carenza di informazioni è stata uno degli ostacoli allo sviluppo dell'energia geotermica nella regione. Affinché l'energia geotermica sia veramente sostenibile, è necessario restituire alla terra le calorie che vengono pompate da essa.

Il boom della domanda di impianti geotermici

"Dobbiamo fare in modo che ciò che estraiamo durante l'inverno possa essere compensato da questa rigenerazione naturale durante l'estate - dice Gerard -. Ed è qui che la conoscenza delle proprietà geotecniche del sottosuolo è davvero importante: un terreno argilloso e un terreno sabbioso non si rigenerano alla stessa velocità".

La domanda di impianti geotermici a Bruxelles è aumentata in modo esponenziale (dal 2022) a causa della crisi energetica e di progetti come BruGeo. Secondo gli stakeholder di BruGeo, si è passati da 40 installazioni geotermiche in totale all'inizio del progetto, a più di cento nuove richieste l'anno scorso.

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