Più rinnovabili e meno emissioni. L'Ue e l'obiettivo delle energie pulite del 2030

Parco solare a Rapshagen, Germania, 28 ottobre 2021
Parco solare a Rapshagen, Germania, 28 ottobre 2021 Diritti d'autore AP Photo/Michael Sohn
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Di Debora Gandinieuronews
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l’Unione europea potrebbe raddoppiare la quota di rinnovabili nel suo mix energetico in modo economicamente sostenibile, portandola dal 17% del 2015 al 34% nel 2030, superando quindi l’obiettivo già stabilito del 27%

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Un’Europa sempre più eco-sostenibile. L’impiego di pompe solari con fotovoltaico e solare termico è aumentato vertiginosamente dallo scorso anno a causa della guerra in Ucraina e della crisi energetica. Fattori potrebbero portare l’Unione europea a raddoppiare la quota di rinnovabili nel suo mix energetico in modo economicamente sostenibile, portandola dal 17% del 2015 al 34% nel 2030, superando quindi l’obiettivo già stabilito del 27%.

Bruxelles ha fissato un obiettivo del 40% di energia rinnovabile entro il 2030 nel pacchetto “Fit for 55 presentato nell'estate 2021, ma secondo un rapporto pubblicato martedì dal think tank Ember, il blocco di 27 paesi non dovrebbe raggiungere il 45%.

Con la normativa europea sul clima il conseguimento dell'obiettivo climatico dell'UE di ridurre le emissioni dell'UE di almeno il 55% entro il 2030 diventa un obbligo giuridico. I paesi dell'UE stanno lavorando a una nuova legislazione per conseguire tale obiettivo e rendere l'Ue climaticamente neutra entro il 2050.

L’invasione russa iniziata nel febbraio 2022 ha portato a una crisi energetica in tutta Europa, con le economie in affanno che hanno iniziato a studiare modi per garantirsi l’indipendenza energetica da Mosca.

Mentre la Russia chiudeva i rubinetti del gas, molti paesi europei hanno iniziato a puntare sulla transizione energetica, almeno secondo quanto affermato dal think tank energetico indipendente Ember, con investimenti in tecnologie pulite che sono aumentati di quasi un terzo su base annua per raggiungere nuovi massimi record. Tra questi nuove risorse in forte aumento l’uso del solare, con oltre 40 GW installati in tutta l'Ue lo scorso anno, con un aumento del 47% rispetto all'anno precedente, puntando a raggiungere i 50 GW nel 2023.

Il pacchetto “Pronti per il 55%" è un insieme di proposte volte a rivedere e aggiornare le normative dell'Ue e ad attuare nuove iniziative al fine di garantire che le politiche europee siano in linea con gli obiettivi climatici concordati dal Consiglio e dal Parlamento europeo.

La crescita esponenziale del fotovoltaico dovrebbe permettere all’obiettivo del solare di essere pienamente raggiunto con quattro anni di anticipo, nel 2026, con Germania, Spagna, Polonia, Italia, Paesi Bassi e Francia visti come i paesi che ne usufruiranno di più in assoluto.

Crisi energetica: il consumo di gas nell'Ue diminuisce di quasi il 20%, superando l'obiettivo del 15%.

Kiev chiede sanzioni per il settore nucleare russo. Ma per l'Unione europea la posta in gioco è troppo alta. Una crescita significativa è stata osservata anche lo scorso anno sia nelle pompe di calore che nei veicoli elettrici. Nel 2022 in tutta l'Ue sono state vendute 3 milioni di pompe di calore, equivalenti a circa quattro miliardi di metri cubi di gas naturale, un vero record.

Questo ha portato lo stock totale a circa 20 milioni, raggiungendo un obiettivo intermedio fissato per il 2026. Le proiezioni indicano ora che il numero di pompe di calore installate entro il 2030 si aggiri tra i 60 e i 72 milioni, quindi n numero significativamente superiore ai 40 milioni di unità indicate nel pacchetto “Fit for 55”.

Nel frattempo anche le vendite di veicoli elettrici sono in forte aumento, nonostante un anno difficile il settore automobilistico in generale. Il comparto auto ora è comunque fiducioso di poter raggiungere l'obiettivo di elettrificazione dei trasporti, che prevede un aumento di cinque volte da qui al 2030.

Le prospettive per l'eolico offshore sono più positive del fotovoltaico in quanto i progetti in fase di sviluppo aggiungerebbero 70,5 GW di capacità, vicino a un nuovo obiettivo intermedio fissato all'inizio di quest'anno di 111 GW entro la fine del decennio.

Per Ember, le tendenze positive osservate negli ultimi 12 mesi dovrebbero indurre l'Ue a rivedere al rialzo i propri obiettivi. "Una nuova realtà energetica si è sviluppata in tutta Europa da quando il pacchetto “Pronti per il 55” o “Fit for 55” è stato presentato diciotto mesi fa, con investimenti di energia pulita da record che riflettono gli imperativi economici e di sicurezza per aumentare le energie rinnovabili", ha sottolineato Elisabeth Cremona, ricercatrice di dati sull'energia e il clima di Ember."

Si prevede che le tecnologie pulite supereranno le aspettative di "Fit for 55", portando l'Ue sulla buona strada per almeno il 45% di energie rinnovabili entro il 2030.

Sia la Commissione europea che il Parlamento hanno indicato di essere favorevoli a rafforzare gli obiettivi in vista dei negoziati finali in materia di energie rinnovabili per il 2030, previsti per marzo. Tuttavia alcuni Stati membri preferirebbero che l'obiettivo rimanesse invariato ad "almeno il 40%".

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