Europa e Africa collaborano sul vaccino e molto altro. Vertice al via

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Di Isabel Marques da Silva
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Mini Summit tra Ue e Unione Africana, questo mercoledì si incontrano alcuni leader per parlare di vaccini e debito pubblico, nel 2021 attesa una Conferenza con i Capi di Stato e di governo in presenza

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Riduzione del debito pubblico africano e campagna di vaccinazione contro il Coronavirus. Questi i temi all'ordine del giorno al pre-vertice tra Unione europea e dell'Unione africana che si terrà mercoledì prossimo in video conferenza. Sicurezza, migrazione, commercio e lotta al terrorismo sono invece gli argomenti più ampi che verranno affrontati al Summit tra Unione europea e Unione Africana del 2021, che si terrà in presenza, con i Capi di Stato e di governo dei Paesi di entrambi i continenti.

Ne abbiamo discusso con Mo Ibrahim, imprenditore e filantropo britannico di origini sudanesi, che sul Covid-19 aferma: " è una pandemia globale la vittoria per debellarlo deve essere comune. Per sconfiggere il Covid in Europa bisogna sconfiggerlo anche in Africa".

Ibrahim, in che modo l'unione europea potrebbe fornire aiuti all'Africa per mitigare gli effetti economici e sociali della pandemia Covid19?

"Credo che innanzitutto sarebbe d'aiuto un'estensione della moratoria del debito che attualmente, ammonta a circa 44 miliardi di dollari. Al momento abbiamo una moratoria di soli sei mesi, credo che sarebbe meglio prolungarla per tutto il 2021 e forse anche il 2022. Sarebbe strategico poi destinare parte degli aiuti europei per sostenere gli investitori a farsi carico della gestione dei rischi. Un passo in questa direzione potrebbe avere delle ricadute positive enormi".

L'Unione europea sta puntando su due settori per la ripresa economica, notoriamente la green economy e il digitale, che effetto potrebbe avere l'estensione di queste politiche in Africa?

"È davvero importante potenziare il settore energetico in Africa. Più della metà della nostra popolazione non ha ancora accesso all'elettricità e ovviamente non ci può essere sviluppo o sicurezza lì dove non c'è neanche l'elettricità. Bisogna poi potenziare e riformare il sistema dell'istruzione pubblica, affinché si crei una nuova forza lavoro al passo coi tempi".

l'Unione europea ha presentato un nuovo patto sulla migrazione e l'asilo che aspira a trovare un maggiore equilibrio tra integrazione e rimpatri. Pensa che sia possibile applicare un'agenda simile nel rispetto dei diritti umani e degli interessi dei cittadini africani?

"Vorrei ricordare che i migranti africani nel mondo sono solo il 14% del totale. È ovvio che se gli africani avessero più opportunità, dove si trovano, non migrerebbero. E poi è davvero fondamentale porre fine ai conflitti. Nella nostra Africa c'è bisogno di pace.

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