Posti di lavoro, vittime collaterali del Covid-19

Posti di lavoro, vittime collaterali del Covid-19
Diritti d'autore Francisco Seco/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved.
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Di Sandor Zsiros
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Posti di lavoro, vittime collaterali del Covid-19

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Tutti provano a spegnere l’incendio freddo della recessione da virus. Lo stop forzato delle attività produttive costringe le autorità a pompare denaro a più non posso per non uccidere un sistema economico male in arnese da tempo. L’unica buona notizia è che sembrano saltare i dogmi del deficit zero. E gli stati tornano a lenire le vittime collaterali del Covid, i disoccupati.

Guy Ryder, direttpre generale dell'Organizzazione generale del lavoro, dice:

« vediamo molti governi, compresi quelli europei, fare leva sulle finanze pubbliche o sugli strumenti monetari per mantenere in vita le loro economie, soprattutto per salvare i posti di lavoro e i redditi. Questo è positivo. Ma abbiamo anche l’esempio della crisi del 2008. E sappiamo che quando i governi agiscono insieme e non su esclusiva base nazionale, l’impatto della loro azione è potenziato. E, certo, i lavoratori autonomi hanno bisogno di assistenza perché non possono ottenerla da un datore di lavoro »

Ma ci sono già dei licenziamenti in settori come turismo e viaggi. L’industria manifatturiera è in attesa di decisioni che si annunciano difficili. Mentre alcuni stati in Europa, e non solo nell’Unione europea, offrono sostegni ad autonomi e ad altri lavoratori che altrimenti non avrebbero altri aiuti.

Il gruppo dei Socialisti e dei Democratici al parlamento europeo ha proposto che l’Unione europea lanci buoni del tesoro speciali, i cosiddetti Corona Bonds, per affrontare gli effetti economici collaterali della pandemia

Afferma l'eurodeputa social-democratica ungherese, Klára Dobrev:

«abbiamo proposto alla Commissione europea e al Consiglio, assieme alla Banca centrale europea, di emettere un titolo corona, perché abbiamo capito dalla crisi del 2008 e del 2009 che l’austerità non è la risposta per questo genere di crisi. Soprattutto non ora. Quello di cui abbiamo bisogno  è più liquidità, più soldi e maggiori possibilità per tenere l’economia e la gente in piedi »

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