Developer Academy di Napoli: a scuola di futuro

In collaborazione con The European Commission
Developer Academy di Napoli: a scuola di futuro
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Di Claudio Rosmino
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Dal 2016 l'università l'università Federico II ospita i corsi di formazione per diventare sviluppatori di app per l'universo IOS. Un investimento pubblico-privato, sostenuto dalla politica di coesione europea, con impatti educativi, economici e sociali

Il più antico ateneo pubblico del mondo come incubatore di una professione del futuro. All'Università Federico II di Napoli, fondata nel 1224, ha sede la Developer Academy, centro di formazione per sviluppatori di app dell'universo IOS.

Dal 2016, ogni anno, circa 400 studenti vengono selezionati per entrare in questa scuola, nata da una cooperazione tra Apple, le istituzioni locali e sostenuta dalla politica di coesione dell'Unione Europea.

Il metodo educativo è particolarmente innovativo, ed integra un sistema di sfide tra gruppi di studenti, come spiega il docente Moritz Philip Recke: "Il principale vantaggio della metodologia di apprendimento basato sulle sfide, che usiamo qui, è che gli studenti lavorano su problemi reali che sono presenti nella vita di tutti i giorni."

La gamma delle app sviluppate va dal gioco alla medicina o ai servizi. Il programma didattico si concentra sullo sviluppo di software e progettazione di app, ma lascia spazio anche ad alla creatività e alle sinergie tra studenti per consentire loro di sviluppare ulteriori competenze.

"Il meccanismo di insegnamento qui all'Accademia è basato su piccole sfide - spiega la studentessa Roberta Milano - ma non c'è mai la percezione di uno che vince e gli altri che perdono; siamo noi a votare i progetti che ci piacciono di più, dando delle motivazioni e criteri realistici."

Gli studenti provengono principalmente dall'Italia, ma per un terzo anche da una trentina di paesi di tutto il mondo. L'obiettivo dell'Accademia, infatti, è quello di attirare giovani con basi culturali ed esperienze differenti, non solo degli esperti di coding.

"Un aspetto su cui abbiamo insistito - dice il direttore dell'Academy, Giorgio Ventre - era di non avere una scuola solo per nerd o geek. Gli studenti qui ci danno un'idea di ciò che l'Europa e il mondo sono oggi, e ci dà anche l'opportunità di organizzare meglio le nostre attività di formazione in accordo con il modo in cui sono loro".

Al termine della formazione, gli studenti sono in grado di gestire la progettazione, lo sviluppo e la configurazione di un'app. Ma, anche in questo contesto hi-tech, il fattore umano resta fondamentale nel processo di sviluppo. Francini Carvalho, docente: "Cerchiamo di proporre diversi tipi di attività agli studenti, in modo che possano imparare mentre lavorano sui progetti. Questo è un ambiente dove puoi permetterti degli errori, perché noi siamo qui per aiutare gli studenti e guidarli a sviluppare un proprio approccio."

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Journalist • Claudio Rosmino

Risorse addizionali per questo articolo • European Commission

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