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Sanzioni all'Ungheria: il Parlamento Ue arriva al voto dopo anni di discussioni

Sanzioni all'Ungheria: il Parlamento Ue arriva al voto dopo anni di discussioni
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Di Maria Irene Giuntella
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Dopo anni di discussioni a tuttii livelli delle istituzioni europee e tra i cittadini, il Parlamento Europeo è arrivato a un voto sulle sanzioni all'Ungheria. E' stata adottata la relazione che accusa Budapest di aver violato in piu' occasioni i valori dell'Ue in questi anni.

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Dopo anni di discussioni a tutti i livelli delle istituzioni europee e tra i cittadini, il Parlamento Europeo è arrivato a un voto sulle sanzioni all'Ungheria. È stata adottata la relazione che accusa Budapest di aver violato in più occasioni i valori dell'Ue in questi anni.

Il corrispondente di Euronews Sandor Zsiros è andato a Strasburgo a seguire questo voto storico: "Juncker ha parlato dell'unità dell'Europa e della difesa dello stato di diritto, il Parlamento ha approvato l'applicazione dell'articolo 7 contro l'Ungheria, la cosiddetta opzione nucleare che si è dimostrata fortemente controversa creando molte divisioni. "

La relatrice del rapporto, l'olandese dei Verdi Judith Sargentini, in conferenza stampa si è lamentata dei tempi lunghi delle istituzioni europee nell'affrontare Viktor Orban: "Penso che non saremmo arrivati a questo voto, cosi' tardi, 8 anni, 3 elezioni, dopo i primi avvenimenti in Ungheria se la Commissione avesse agito in tempo e non avesse ascoltato il potere politico e i partiti" .

L'Ungheria promette di contestare la decisione. Parlando ai giornalisti un eurodeputato ungherese dei Popolari, Jozsef Szajer, ha dichiarato che il rapporto non poteva essere adottato perché non si sono contati i voti degli astenuti. Ma il Parlamento conferma di aver seguito il regolamento.

Per gli altri deputati è chiaro: Orban ha perso questa battaglia.

"Ieri non è stato in grado di difendersi, ma ciò che ha portato a questo risultato è che anche la sua stessa famiglia politica si è schierata massicciamente contro di lui", è il commento di un' eurodeputata socialista olandese-ungherese, Kati Piri.

I prossimi passi? Dopo l'eventuale decisione del Consiglio europeo - cioè dei governi nazionali -, potrebbe essere inviato un avvertimento formale, e poi l'Ungheria rischierebbe di perdere i suoi diritti di voto in Consiglio.

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