Prove di opposizione in Ungheria

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Diritti d'autore REUTERS/Bernadett Szabo
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Di Salvatore Falco
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Le tre formazioni della sinistra ungherese portano in piazza - dati degli organizzatori - 5 mila persone contro Viktor Orban.

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Le tre formazioni della sinistra ungherese portano in piazza - dati degli organizzatori - 5 mila persone contro Viktor Orban.

La manifestazione sulla piazza Bem di Budapest, luogo simbolo dell'inizio delle rivolta antisovietica nel 1956, è stata convocata contro le politiche anti-europeiste del primo ministro, pochi giorni dopo il voto del parlamento europeo che accusa il capo del governo di violare lo stato di diritto.

Lo slogan della protesta, alla quale hanno partecipato anche altre formazioni politiche, era "Difendiamo la nostra patria europea".

"Siamo cittadini europei e vogliamo rimanere in Europa - dice Maria, una pensionata - Solo noi possiamo rovesciare Viktor Orbán. Questo è un punto molto importante. Sono in pensione, ma ho un figlio che immagina il suo futuro qui. Noi amiamo questo paese".

"Dobbiamo dimostrare all'Europa che esiste un'altra voce in Ungheria - aggiunge Gergely, un residente di Budapest - Viktor Orbán continua a ribadire che l'intera nazione è dietro di lui, assicurandogli una supermaggioranza. Questa manciata di persone dimostra che esistono opinioni diverse nel paese".

A guidare la protesta l'ex primo ministro Ferenc Gyurcsány, leader della cosiddetta Coalizione Democratica: "Penso che l'Ungheria sia guidata da un mascalzone senza cuore", dice Gyurcsány.

Gli eurodeputati socialisti e dei democratici di sinistra hanno votato a Strasburgo a favore del rapporto Sargentini e il governo adesso li bolla come "traditori della patria".

"Dopo le elezioni parlamentari, all'inizio dell'anno, che hanno concesso a Fidesz un'ampia maggioranza, in molti sono giunti alla conclusione che l'opposizione non è stata in grado di parlare ai propri elettori - conclude il giornalista di euronews, Robert Csakany - Lo stesso vale per questa manifestazione, in quanto gli interventi non potevano essere ascoltati da metà delle persone presenti in piazza".

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