Il suo discorso davanti al parlamento serbo è stato interrotto da grida e fischi da parte di un gruppo di estrema destra
“Serbia e Russia non hanno bisogno dell’Unione europea”, con questo slogan alcuni deputati ultranazionalisti venerdì hanno contestato il discorso di Federica Mogherini, che impassibile ha continuato a parlare davanti al parlamento serbo.
“Abbiamo a cuore la Serbia – ha affermato nonostante il frastuono creato dai parlamentari di estrema destra – abbiamo a cuore il suo presente ed il suo futuro, perché sia il vostro presente che il vostro futuro è legato con quello dell’Europa. Non soltanto le porte dell’Europa sono aperte per la Serbia, ma il nostro desiderio è di accogliervi nella nostra comunità”
Il capo della diplomazia europea ha sottolineato l’importanza della Serbia per mantenere la pace e la stabilità in una regione dagli equilibri difficili. Ma ad ostacolare il processo di adesione della Paese all’Unione europea è il riconoscimento da parte di Belgrado dell’indipendenza del Kosovo, ex provincia serba a maggioranza albanese.
Sebbene il governo del primo ministro Vučić abbia deciso di proseguire la strada dell’integrazione europea, continua ad essere forte l’opposizione degli ultranazionalisti, sostenuti da Mosca.
I conflitti inter-etnici che ebbero luogo nella regione tra il 1998 ed il 1999 portarono alla separazione del Kosovo che nel 2008 dichiarò la propria indipendenza dalla Serbia