L'Ue accelera sulle alternative a South Stream

Il caso South Stream ha animato l’ultimo Consiglio dei ministri dell’Energia sotto presidenza italiana martedi a Bruxeleles. Gli otto paesi europei piu’ colpiti dalla decisione russa di annullare il gasdotto si sono riuniti con la Commissione per trovare soluzioni alternative al gas russo.
Il Vice-presidente della commissione europea Maros Sefcovic ha dichiarato:
“Questa mattina, dopo una breve riunione, si è fatta avanti la proposta di un corridoio verticale. So’ che gli stati membri dell’Europa centrale e meridionale stanno studiando come accellerare la costruzione delle interconnessioni a livello locale, come migliorare gli sforzi di integrazione nel settore del gas”
Il cosiddetto corridoio verticale è sostenuto da Bulgaria, Romania e Grecia, dovrebbe portare gas proveniente dall’Azerbaijan in Europa e dovrebbe essere connesso al corridoio meridionale formato da gasdotti che attraversano il Caucaso.
Spiega l’inviata di euronews, Isabel Marques da Silva:
“Anche se continua a credere nel progetto South Stream, l’Unione europea prepara alternative. Da una parte vuole accellerare la costruzione del corridoio meridionale in partenariato con l’Azerbajan, e dall’altra parte prepara studi di fattibilità su gasdotti nel Mediterraneo in collaborazione con Israele”.