Droghe legali, un mercato in crescita che preoccupa l'Europa

Droghe legali, un mercato in crescita che preoccupa l'Europa
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Di Euronews
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Seamus Kearney, euronews: “I governi europei sono di fronte a un dilemma: come reagire alla crescente diffusione di sostanze psicotrope, dette anche legal highs? E come garantire che queste imitazioni di droghe illegali non rappresentino un rischio per la salute pubblica?”.

euronews: “Fa bene la polizia a controllare questo smart shop?”

cliente: “E’ stupido perché qui è tutto legale”.

Alcuni paesi hanno scelto la linea dura contro queste sostanze, altri lasciano correre. Da Bruxelles, intanto, saranno presto in arrivo proposte per regolamentare il mercato delle smart drugs a livello europeo. Si tratta di sostanze vendute soprattutto online, ma anche in negozi dedicati: i cosidetti smart shop, appunto.

In lettonia, le autorità tentano di trovare un punto di equilibrio tra divieti e rispetto delle libertà individuali. Esistono liste di sostanze illegali considerate dannose per la salute. Ma nuove smart drugs compaiono ogni settimana, rendendo presto obsolete le norme esistenti.

La polizia non può impedire la vendita di questi prodotti, ancora non classificati. Ma controlla regolarmente i circa cento smart shop presenti nel paese per assicurarsi che niente di illegale sia proposto ai clienti. La nostra troupe ha ripreso una di queste ispezioni a sorpresa.

Agente in borghese: Quanto costa?

Venditore: un grammo, 2.50.

Agente: 2.50?

Venditore: si.

Agente: Ok, ne prendo un grammo.

Venditore: Solo uno?

Agente: C‘è niente di più forte?

Venditore: Si ma costa 5 lats.

Gli agenti non hanno trovato alcun prodotto illegale. Ma usano altre forme di pressione. Questa volta sono venuti insieme agli ispettori del fisco e ai vigili del fuoco, nel tentativo di trovare un pretesto per far chiudere l’attività. Al termine dell’ispezione, hanno accertato sette violazioni amministrative. Una procedura che attira le critiche di alcuni dei giovani clienti abituali.

cliente: “Mi rifornisco due volte al mese”.

euronews: “Perché?”

cliente : “Così, perché mi sento depresso, voglio fumare e rilassarmi”.

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euronews: “Funziona?”

cliente: “Abbastanza.”

euronews: “Che effetto fa?”

cliente: “Che dire… Non è niente di speciale, sono solo spezie. Non è marijuana. E’ come se fosse del the. Bevi un the e ti senti bene”.

Andrejs Grisins, Polizia criminale della Lettonia: “La lotta contro i narcotici legali, o, come si usa dire, i nuovi narcotici, è una priorità per la polizia perché teniamo alla salute dei nostri giovani. La gente che venda queste sostanze punta ad attrarre soprattutto i giovani. Per noi è di importanza cruciale riuscire a impedirlo”.

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Queste nuove droghe sono considerate potenzialmente anche più pericolose di alcune di quelle tradizionali, dal momento che gli effetti sul lungo termine non sono stati ancora analizzati.

Un ex tossicodipendente sostiene che alcuni di questi prodotti commercializzati come smart drugs e venduti online abbiano conseguenze particolarmente devastanti: “Assumere queste sostanze è come farsi esplodere la testa. Hai la sensazione che il tuo cervello si stia disintegrando. Ho provato un paio di volte e capito che non fanno per me. Credo che non sopravviverei a lungo con droghe come queste”.

L’anno scorso in Europa, sono state identificate 73 nuove sostanze psicoattive, di origine sintetica o naturale. Nel 2012 ne sono state censite in tutto 251: un numero che ha superato per la prima volta quello relativo alle droghe controllate. Un bel grattacapo per il personale medico-sanitario, spesso chiamato a intervenire per casi di intossicazione.

Astrida Stirna, specialista in Dipendenze per il ministero della Salute della Lettonia: “I giovani che fumano questi miscugli di erbe, a casa o in strada, entrano in uno stato mentale incontrollabile. Arrivano da noi sotto questo effetto psicotropo e, quando li abbiamo qui, è molto difficile capire quale sostanza abbiano assunto. Ce ne sono troppe, sempre nuove, e non è possibile identificarle tutte”.

Seamus Kearney, euronews: “Oltre alla repressione e alle ispezioni, gli esperti concordano che la prevenzione è un elemento essenziale: il pubblico deve essere informato sui possibili fattori di rischio”.

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In Lettonia, gli operatori medici mettono in guardia i giovani, facendo informazione nelle scuole. Ma sottolineano anche l’importanza di parlare con i genitori.

Anna Auzina, Capo dipartimento sulla Salute del Consiglio comunale di Riga: “L’informazione corretta è fondamentale. Ma molto dipende dalle famiglie, da ciò che accade in famiglia. Se manca questo tipo di sostegno, allora serve a poco che uno specialista dica che le droghe fanno male: non avrà alcun impatto”.

Con l’aumentata diffusione delle smart drugs, inizia a farsi largo anche la richiesta di maggiore coordinazione tra i paesi europei. Ma affinché questo avvenga, occorrerà accorciare i tempi necessari per identificare le sostanze pericolose e condividere meglio i risultati ottenuti.

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