Il procuratore di Los Angeles ha deciso di non incriminare Marilyn Manson per abusi sessuali, citando la prescrizione. Per la presunta vittima, l'attrice Evan Rachel Wood, questi reati non dovrebbero avere una scadenza
Reato caduto in prescrizione. Si conclude così la vicenda giudiziaria del noto rocker americano Marilyn Manson, al secolo Brian Warner, dopo un’indagine durata quattro anni in seguito a denunce per violenza sessuale e domestica.
Il procuratore distrettuale della contea di Los Angeles, Nathan Hochman, ha dichiarato recentemente che le accuse sono ormai troppo datate e che le prove non sono sufficienti per incriminare l’artista 56enne.
“Abbiamo verificato che le accuse di violenza domestica non possono essere perseguite, poiché il termine di prescrizione è scaduto – ha spiegato il procuratore – e non possiamo provare le accuse di violenza sessuale oltre ogni ragionevole dubbio", ha aggiunto.
Tuttavia, il procuratore ha riconosciuto il "coraggio e la resistenza delle donne che si sono fatte avanti per denunciare e condividere le loro esperienze", ringraziandole per la loro collaborazione e pazienza durante le indagini.
Quattro anni di indagini su Marlyn Manson per abusi
Quasi quattro anni dopo l'inizio delle indagini, il 9 ottobre 2021, l'allora procuratore distrettuale George Gascón aveva dichiarato che il suo ufficio stava seguendo nuove piste che andavano ad aggiungersi al "già ampio" fascicolo che le autorità avevano accumulato.
Gli investigatori dello sceriffo della contea di Los Angeles, all'inizio del 2021, dichiararono che stavano indagando su Manson per incidenti avvenuti tra il 2009 e il 2011 a West Hollywood, dove Manson viveva all'epoca. L'indagine comprendeva un mandato di perquisizione notificato nella sua casa.
"Siamo molto soddisfatti che, dopo un esame approfondito e incredibilmente lungo di tutte le prove reali, il procuratore distrettuale abbia concluso ciò che sapevamo ed avevamo espresso fin dall'inizio: Brian Warner è innocente", ha dichiarato l'avvocato di Manson, Howard King, in un comunicato.
Le identità delle donne che hanno collaborato con la polizia e i procuratori nell'indagine su Marilyn Manson non sono state rese pubbliche. Tuttavia, l'attrice di Game of Thrones Esmé Bianco, che aveva intentato una causa contro il cantante poi risolta con un accordo, ha confermato di aver partecipato all'indagine penale.
Bianco, prima della decisione di non procedere con le accuse, aveva criticato la lunghezza del processo legale, definendolo una prova estenuante per le vittime. "Quasi quattro anni fa, ho fatto ciò che ogni vittima di stupro dovrebbe fare: mi sono rivolta alla polizia", ha dichiarato l'attrice, spiegando di aver fornito dettagli su come il musicista, noto come Marilyn Manson, l'avesse abusata sessualmente e fisicamente durante la loro relazione.
Prove di lividi e morsi contro Marilyn Manson
L'attrice ha anche messo a disposizione "centinaia di prove", tra cui foto di lividi, morsi e ferite da coltello, oltre a messaggi di testo ed e-mail che includevano minacce al suo status di immigrata negli Stati Uniti.
Secondo la causa, Bianco ha accusato Manson di abusi sessuali, fisici ed emotivi, oltre che di traffico di esseri umani per averla portata dalla Gran Bretagna in California sotto il pretesto di offrirle ruoli in video musicali e film.
Nonostante la quantità di prove, Bianco ha espresso la sua delusione per la decisione del procuratore distrettuale di non formulare accuse, attribuendo la responsabilità non agli investigatori o ai procuratori, ma a un sistema giudiziario che spesso fallisce nel proteggere le vittime.
Accuse contro Marilyn Manson e il ruolo del Phoenix Act
Anche l'attrice di Westworld Evan Rachel Wood ha denunciato Manson, nel 2021, sostenendo che il cantante l'avesse "adescata" quando era adolescente e abusata per anni. La loro relazione, iniziata nel 2007 quando lei aveva 19 anni e lui 38, si è conclusa nel 2010.
Manson ha negato le accuse, definendole "orribili distorsioni della realtà", e ha intentato una causa contro Wood, sostenendo che lei e un'altra donna avessero fabbricato le accuse e convinto altre vittime a fare lo stesso. Tuttavia, nel novembre 2023, il cantante ha ritirato la causa e accettato di pagare le spese legali di Wood.
Commentando la recente notizia di prescrizione per Manson, Wood ha sottolineato l'importanza del Phoenix Act, una legge approvata in California nel 2020 che estende il termine di prescrizione per i reati di violenza domestica a cinque anni. La legge, fortemente sostenuta dall'attrice, non è retroattiva, ma rappresenta un passo avanti nel garantire maggiore giustizia alle vittime.
"Le prove di crimini violenti non dovrebbero avere una data di scadenza", ha dichiarato l'attrice, ribadendo l'importanza di leggi che offrano più tempo e sostegno alle vittime.