"Il testimone": il film di propaganda del Cremlino arriva in Italia

Un distributore automatico di biglietti con la locandina del film "Il testimone" è esposto nella hall di un cinema all'interno di un centro commerciale a Mosca, in Russia, giovedì 17 agosto 2023\.
Un distributore automatico di biglietti con la locandina del film "Il testimone" è esposto nella hall di un cinema all'interno di un centro commerciale a Mosca, in Russia, giovedì 17 agosto 2023\. Diritti d'autore AP Photo/Alexander Zemlianichenko
Diritti d'autore AP Photo/Alexander Zemlianichenko
Di Giulia Carbonaro
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

"Il testimone", un film di propaganda russo sul conflitto in Ucraina, è in tournée in Italia nonostante le moltissime critiche da parte del pubblico e delle autorità.

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Il fiasco al botteghino in Russia non è bastato a scoraggiare i produttori de "Il testimone", il film di propaganda del Cremlino sulla guerra in Ucraina. Il lungometraggio sarà infatti proiettato in Italia entro la fine del mese.

"Il testimone",il primo lungometraggio russo sull'invasione dell'Ucraina, racconta la storia fittizia di Daniel Cohen, un violinista belga che, dopo un viaggio a Kiev, viene coinvolto nel conflitto e assiste a terribili crimini commessi dai nazionalisti ucraini nel villaggio di Semidveri. Decide quindi dipartire in missione per raccontare al mondo la "verità" su ciò che sta accadendo in Ucraina.

Il film è, essenzialmente, una raccolta di molte delle bugie del Cremlino utilizzate per giustificare l'invasione dell'Ucraina, riassunte in un film di guerra di 2 ore**.** Vladimir Putin e il Cremlino hanno a lungo indicato la necessità di "denazificare" l'Ucraina come una delle ragioni principali per invadere il vicino russo.

Quando il film è stato distribuito in tutto il Paese, nell'agosto del 2023, i russi non sono propriamente accorsi al cinema per vederlo e il film è stato un flop al botteghino, con meno di 14 milioni di rubli (142.000 euro) di incassi nelle prime due settimane, secondo le informazioni del The Guardian.

Ma se il film di propaganda russo sembra non aver conquistato gli spettatori in patria, "Il testimone" spera ora di catturare più spettatori in Italia, almeno tra coloro che non hanno mai voltato le spalle a Putin.

La controversa proiezione a Bologna

La proiezione del film è prevista per la sera del 27 gennaio, giorno della Giornata internazionale della memoria dell'Olocausto, a Bologna, città tradizionalmente liberale e di sinistra. "Il testimone" sarà proiettato presso il centro culturale Villa Paradiso, in un evento a cui parteciperanno Vincenzo Lorusso dell'organizzazione filorussa Donbas Italia e il giornalista Andrea Lucidi.

Il post su Facebook che annunciava la proiezione sulla pagina del centro culturale è stato inondato da critiche da parte degli utenti, che accusavano la struttura di ospitare un evento di propaganda filorussa. Alla richiesta di spiegazioni da parte di un utente, il centro ha risposto che ospita diverse "iniziative diversificate".

Gli utenti hanno accusato il centro di aver cancellato i commenti più duri, tra cui alcuni che facevano riferimento alla risoluzione delle Nazioni Unite che condannava l'invasione russa dell'Ucraina. Alcuni hanno accusato il centro di usare le idee di democrazia e libertà di parola per giustificare "la diffusione del terrore e della propaganda fascista e filorussa".

Nonostante la condanna da parte dei funzionari comunali, che hanno definito come "inaccettabile" la proiezione del film in un edificio che riceve fondi pubblici e hanno chiesto agli organizzatori di cancellare l'evento**,** "Il testimone" sarà per ora proiettato lo stesso il 27 gennaio.

Secondo il centro culturale Villa Paradiso, l'ordine di cancellare l'evento viola il "diritto dei cittadini di informarsi liberamente" sul conflitto in Ucraina. In risposta alla richiesta dei funzionari comunali, Villa Paradiso ha ribadito che la proiezione del film non viola alcuna legge.

Se l'evento dovesse essere cancellato, il gruppo di estrema destra National Movement Patriots Network si è offerto di ospitare una proiezione de "Il testimone".

Euronews ha contattato i funzionari di Bologna e di Villa Paradiso per un commento.

"Il testimone" in tour in Italia

La proiezione prevista a Bologna non è in realtà la prima in Italia. Negli ultimi due mesi il film è stato trasmesso a Roma, Firenze, Reggio Emilia, Cesena e in altre città del Paese.

A Roma, la proiezione del film è stata preceduta da un videomessaggio registrato dall'attore che interpreta il protagonista, Karen Badalov. Nel video, Badalov si rivolge al pubblico italiano e parla del suo amore per l'Italia e per il cinema del Paese, aggiungendo anche che spera che gli spettatori si identifichino con il suo personaggio.

Nel videomessaggio, l'attore si lamenta del fatto che il trailer del film sia stato bloccato su YouTube, affermando che la libertà di parola "appartiene ormai al passato" e ringrazia il pubblico di Roma, che sarebbe un'eccezione alla censura che circonda "Il testimone".

Annullato l'evento su Mariupol a Modena: propaganda russa

Un altro evento di propaganda filorussa, una conferenza sulla città ucraina di Mariupol, era in programma nella città di Modena il 20 gennaio ma è stato annullato dopo le numerose polemiche. L'evento voleva dipingere Mariupol come "la città simbolo della rivolta del Donbass contro Kiev", ora ricostruita dalla Russia. 

La giunta del comune di Modena ha revocato la concessione della sala civica dopo le numerose critiche. Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha citato l'articolo 11 della Costituzione che chiarisce come l'Italia ripudi la guerra. I funzionari comunali hanno sottolineato come l'iniziativa assume le caratteristiche di una manifestazione di aperto sostegno all'invasione russa in Ucraina. 

L'ambasciata ucraina a Roma ne aveva già chiesto ufficialmente la cancellazione sostenendo che il ministero degli Affari esteri dell'Ucraina considerava l'evento "una provocazione russa". I diplomatici ucraini hanno poi ringraziato il comune di Modena 

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A organizzare l'evento è stata l'associazione culturale "Russia Emilia-Romagna", che ha gridato alla censura in seguito alla cancellazione oltre a una presunta violazione dell'articolo 21 della Costituzione, sulla libertà di parola e di pensiero.

Tra i relatori previsti alla conferenza, c'erano il presidente dell'Associazione Italia-Russia Luca Rossi, il console russo Dmitry Shtodin e il giornalista Andrea Lucidi, che parteciperà anche alla proiezione de "Il testimone" a Bologna.

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