Corea del Sud: trovato morto a Seoul l'attore di Parasite Lee Sun-kyun, ipotesi di suicidio

Gli investigatori nel luogo in cui l'attore sudcoreano Lee Sun-kyun è stato trovato privo di sensi a Seoul, Corea del Sud, mercoledì 27 dicembre 2023
Gli investigatori nel luogo in cui l'attore sudcoreano Lee Sun-kyun è stato trovato privo di sensi a Seoul, Corea del Sud, mercoledì 27 dicembre 2023 Diritti d'autore Seo Dae-youn/AP
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Di Euronews
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Lee Sun-kyun, 48 anni, dallo scorso ottobre era indagato per sospetto uso di cannabis e di altre droghe. Lo scandalo aveva offuscato l'immagine dell'attore

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L'attore sudcoreano Lee Sun-kyun, diventato famoso per il suo ruolo nel film premio Oscar nel 2020 Parasite, è stato trovato morto in un'automobile a Seoul, capitale della Corea del Sud. A riportarlo l'agenzia sudcoreana Yonhap. 

La causa della morte dell'attore di 48 anni sembra essere un suicidio. Lee Sun-kyun era indagato perché sospettato di fare uso di cannabis e altre droghe: secondo i media sudcoreani lo scandalo aveva offuscato l'immagine dell'attore di successo privandolo di apparizioni televisive e contratti pubblicitari.

Il successo internazionale di Lee Sun-kyun

Lee è apparso in diversi lungometraggi del regista Hong Sang-soo ma è stato con Parasite, sotto la direzione di Bong Joon-ho, che ha raggiunto la notorietà  internazionale. Il suo ultimo film Sleep, in cui interpreta il ruolo di un marito sonnambulo che terrorizza la moglie, è stato presentato fuori concorso all'edizione del 2023 del Festival di Cannes.

Alla fine di ottobre scorso Lee Sun-kyun aveva parlato con i giornalisti prima di un interrogatorio in una stazione di polizia nella città di Incheon, vicino Seoul. "Mi scuso sinceramente per aver deluso molte persone essendo coinvolto in un incidente così spiacevole - aveva detto -. Mi dispiace per la mia famiglia che stia sopportando un dolore così difficile in questo momento".

Le leggi sull'uso di droghe in Corea del Sud

La legge sudcoreana è molto severa per quanto riguarda l'uso di droghe. Il presidente Yoon Suk-yeol quest'anno ha chiesto misure più severe per frenare il traffico di droga, in un paese in cui la vendita di cannabis è punibile con l'ergastolo. Sono previste anche pene detentive per coloro che ritornano in Corea del Sud dopo aver consumato legalmente cannabis all'estero. 

Preservare la propria reputazione e proiettare un'immagine di sé pulita sono considerati aspetti imprescindibili nella società sudcoreana, considerata una delle più competitive al mondo. La Corea del Sud è anche il Paese con la percentuale più alta di laureati in relazione alla popolazione, la forte competizione è però fonte di stress, spesso insostenibile tra i giovani.

Un sondaggio condotto dal quotidiano Hankyoreh riporta come il 75 per cento dei giovani di età compresa tra i 19 e i 34 anni desideri lasciare la Corea del Sud, nonostante il Paese rappresenti l'11esima economia mondiale.

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