"Boundless" è una retrospettiva che ripercorre la carriera di Christo e Jeanne-Claude. "If Not Now, When?" esplora il tema del tempo e presenta le opere di quasi 30 scultrici
La Saatchi Gallery di Londra ha inaugurato due nuove mostre invernali: una è dedicata a un duo di artisti che ha segnato un'era, l'altra è una celebrazione delle donne nella scultura. "Boundless" è una retrospettiva che ripercorre la carriera di Christo e Jeanne-Claude, compagni di vita uniti anche da un sodalizio professionale. Edifici e monumenti avvolti con dei teloni, come il Reichstag tedesco, sono tra le loro installazioni più celebri.
"Lo stesso Christo non sapeva dire cosa l'avesse spinto a farlo - dice Matthias Koddenberg della Fondazione Christo e Jeanne-Claude -. Ha cominciato impacchettando dei piccoli oggetti e la cosa è diventata sempre più grande. Poi ha abbandonato lo spazio delle gallerie e dei musei per realizzare progetti all'aperto, per far sì che la gente si confrontasse con l'arte".
L'ultima opera, postuma, risale al 2021, quando ad essere impacchettato è stato l'Arco di Trionfo di Parigi, alto 50 metri. Un sogno di Christo e Jeanne-Claude fin dagli anni '60, quando vivevano in affitto in un appartamento nelle vicinanze. Nessuno dei due è vissuto per vederlo. L'opera è stata immortalata dal loro fotografo, Wolfgang Volz. "Vorrei che avessero avuto la possibilità di essere presenti il giorno dell'inaugurazione - dice Volz -. Sono sicuro che l'avrebbero apprezzato molto".
L'altra mostra invernale della Saatchi Gallery, "If Not Now, When?", esplora il tema del tempo e presenta le opere di quasi 30 scultrici. L'esposizione, curata dall'artista britannica Deborah Duffin, si concentra anche su questioni urgenti come il cambiamento climatico e le risorse naturali. "Le interessano soprattutto le componenti elettriche - dice Anna Frances Douglas, co-curatrice della mostra -. Le risorse che vengono estratte in tutto il mondo per produrre i nostri gadget informatici sono senza senso. L'artista recupera questi rifiuti e richiama l'attenzione, con leggerezza, sulla fragilità di queste risorse".
Le due mostre alla Saatchi Gallery di Londra saranno aperte al pubblico fino al 22 gennaio.