Completamento della Sagrada Familia, migliaia di barcellonesi a rischio sfratto

This photo taken Jan. 13, 2010 shows Antoni Gaudi's Sagrada Familia church, an unfinished Barcelona landmark
This photo taken Jan. 13, 2010 shows Antoni Gaudi's Sagrada Familia church, an unfinished Barcelona landmark Diritti d'autore Manu Fernandez/AP2010
Di Graham Keeley
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I piani per costruire un'enorme scalinata che conduce all'ingresso principale comporterebbe la demolizione di tre isolati.

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Da quando sono iniziati i lavori 141 anni fa, la Sagrada Família è diventata famosa per la sua magnifica architettura, ma anche per la sua incompiutezza. Ora il completamento della basilica si avvicina.

Ora i residenti nelle vicinanze rischiano di essere sfrattati se la costruzione sarà completata. I piani per costruire un'enorme scalinata che conduce all'ingresso principale comporterebbero infatti la demolizione di tre isolati nella vicina Calle Mallorca, già pericolosamente vicini alla Basilica, costringendo circa 1.000 famiglie e imprese del vicinato ad andarsene. I locali però dubitano che una decisione venga presa prima delle principali elezioni locali di questo mese.

La fondazione che controlla la Sagrada Familia sembra però determinata ad andare avanti con i piani nonostante l'opposizione delle associazioni dei residenti. La decisione finale spetta al consiglio comunale di Barcellona.

Una scala "infernale"

Salvador Barroso, avvocato e rappresentante dell'Associazione per le persone colpite dalla Sagrada Familia, un gruppo di protesta locale, sta intraprendendo un'azione legale per fermare il progetto della scalinata che causerebbe lo sfratto degli abitanti.

Barroso afferma che la scala non è mai stata nei piani originali di Gaudí ed è stata inventata dai discepoli dell'architetto dopo la sua morte prematura nel 1926, quando fu investito da un tram. I piani originali furono distrutti dagli anarchici allo scoppio della guerra civile spagnola.

Salvador Barroso
Salvador BarrosoSalvador Barroso

“La scalinata non è stata un'idea di Gaudí, ma influenzerà la vita di circa 3.000 persone che vivono vicino alla basilica. Alcuni di noi vivono qui da oltre 30 anni", ha detto Barroso a Euronews Culture. “Viviamo con una spada di Damocle sulla testa, ma nessuno sa dove cadrà. In caso di esproprio, l'unico che può prendere la decisione è il consiglio comunale. Dovrebbero farlo in fretta e non voltarsi dall'altra parte".

Il consiglio comunale di Barcellona finora ha evitato di prendere una decisione e, con le elezioni locali del 28 maggio, sembra essere riluttante ad accettare un piano che prevede la demolizione di dozzine di case.

Ada Colau, sindaco di sinistra di Barcellona, ha fatto campagna per impedire che le persone venissero sfrattate dalle loro case. "Stiamo lavorando con i rappresentanti della Sagrada Familia, i residenti vicini e altre organizzazioni per trovare la soluzione migliore per completare i lavori e le necessità della città", ha detto a Euronews un portavoce del consiglio comunale. La città di Barcellona vuole “garantire il diritto alla casa e ridurre al minimo il numero delle persone colpite”, ha aggiunto.

Il consiglio comunale ha affermato di voler migliorare le strutture per le persone che vivono nelle immediate vicinanze della basilica e ridurre l'impatto negativo del turismo di massa. "Vogliamo trovare la migliore soluzione possibile a una situazione complessa in cui ci sono interessi legittimi da entrambe le parti, ma che sono evidentemente contrapposti", ha aggiunto il consiglio.

L'elenco dei siti del patrimonio nazionale dell'Unesco copre solo la parte della basilica completata durante la vita dell'architetto, e dunque non la scala della discordia. “Siamo impegnati a completare il progetto di Gaudí nella sua interezza. Per questo motivo abbiamo creato un forum di dialogo nel febbraio 2020 con il consiglio comunale, i vicini e altre parti interessate della città per trovare la soluzione migliore", ha detto una portavoce della fondazione in una nota a Euronews Culture.

100 milioni di euro l'anno

Da quando sono iniziati i lavori 141 anni fa, la Sagrada Família è diventata famosa per le sue infinite opere quasi quanto la sua magnifica architettura.

La data di completamento, prevista per il 2026, sembra ora incerta dopo i ritardi causati dalla pandemia. L'anno scorso, 3,7 milioni di turisti hanno visitato la basilica da tutto il mondo, ovvero circa l'80% rispetto ai turisti che arrivavano prima della pandemia.

Gli stranieri più presenti sono gli americani (13,8%), seguiti dai francesi (11,2%) e dagli italiani (9,4%). Rimangono in testa però gli spagnoli, che rappresentano il 17,5% di tutti i visitatori.

Nel 2022 le entrate della fondazione sono state di 100,7 milioni di euro, di cui 53,9 milioni sono stati utilizzati per i lavori di costruzione in corso. Il resto del denaro viene risparmiato o utilizzato per lavori futuri o progetti locali. In base a un accordo firmato tra il governo spagnolo e il Vaticano nel 1979, la fondazione non deve pubblicare conti o pagare tasse, ma solo dichiarare le entrate del negozio di articoli da regalo, mentre le entrate ricavate dai costosi biglietti di accesso alla basilica sono considerate come donazioni.

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