Quando gli inglesi tarparono le ali a Hitler

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Di Paolo Alberto Valenti
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80 anni fa la Battaglia d'Inghilterra che doveva essere il preludio aereo dell'invasione tedesca delle isole britanniche. La tenacia della Royal Air Force fermò tutte le ambizioni di Hitler

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La Gran Bretagna festeggiain sordina  l'80° anniversario della battaglia d'Inghilterra cioè quello scontro aereo che all'inizio della seconda guerra mondiale vide sui cieli di Londra e dell'Inghilterra meridionale il duello mortale fra la tedesca Luftwaffe e la Royal Air Force. 

"Mai, nel campo dei conflitti umani, così tanti dovettero così tanto a così pochi", fu la frase di encomio che l'allora premier britannico Winston Churchill indirizzò agli eroici piloti britannici del Fighter Command della RAF che vinsero contro i nazisti e impedirono di fatto la prosecuzione della campgna bellica tedesca contro le isole britanniche che prevedeva la mai attuata Operazione Leone marino con lo sbraco in forze sulle coste inglesi.

La prima grande battaglia area della storia contemporanea

Sebbene devastata da bombardamenti diurni e notturni la Gran Bretagna resistette per i lunghi mesi dell'offensiva aerea. Dopo la rapida conquista della Francia, mentre la divisioni hitleriane si impossessavano di buona parte d'Europa, la strategia tedesca veniva influenzata dalle teorie sul bombardamento strategico simili a quelle espresse dall'italiano Giulio Douhet, teorie che magnificavano la guerra aerea come preludio alla vittoria anche al suolo. Del resto la teoria della guerra lampo tedesca non poteva prescindere da un massiccio uso dell'aviazione e dal dominio sui cieli. Tuttavia le previsioni degli strateghi tedeschi si rivelarono sbagliate con gravissimi errori tattici e strategici. Si pensava di sconfiggere in pochi giorni il Fighter Command della RAF per poi proseguire una campagna di bombardamenti che avrebbero messo al tappeto le fabbriche, i porti e le vitali infrastrutture del Regno Unito.

Il covid non ferma le visite al memoriale Capel-le-Ferne

Vicino a Folkstone nel Kent il memoriale di Caper-le-Ferne racconta la storia della battaglia d'Inghilterra attraverso una esposizione che ripercorre le tappe e le fasi salienti di un'epopea che rappresenta la prima vera cocente sconfitta bellica della dittatura nazista. In questa operazione che si protrasse dall'estate all'autunno inoltrato del 1940 la Germania perse 2.375 aerei e provocò 40.000 morti e 50.000 feriti, ma nessun soldato nazista avrebbe mai messo piede sulle spiagge britanniche. La Germania avrebbe potuto avere sorte migliore solo se avesse potuto disporre già nel 1940 di quegli aerei a reazione che riuscÌ a mettere in linea solo negli ultimi mesi di guerra quando ormai la disfatta totale era evidente. La marina e l'aviazione britanniche furono una poderosa spina nel fianco che i generali nazisti non sconfissero mai e che rappresentarono un enorme vulnus quando la Wehrmacht venne lanciata nella folle impresa di aggredire l'Unione Sovietica le cui armate sono da considerarsi le vere vincitrici della Germania hitleriana.

Anche se la pandemia ha ridotto la portata di tutte le celebrazioni si attende il 15 settembre che è stato proclamato giorno della Battaglia d'Inghilterra in ricordo della stagione più dura in cui il popolo inglese si ritrovò da solo in Europa ad affrontare la dilgante avanzata dell'impero del male.

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