Londra e Bruxelles siglano nuovi accordi su pesca, energia, mobilità giovanile e difesa. Al vertice Ue-Regno Unito, svolta nei rapporti post-Brexit con un’intesa comune che apre a un partenariato strategico
Lunedì, dopo una lunga maratona negoziale, Bruxelles e Londra hanno trovato un accordo su alcuni temi chiave del rapporto bilaterale, tra cui pesca, energia, mobilità giovanile e cooperazione in materia di difesa. L’intesa è arrivata poche ore prima del primo vertice ufficiale tra Unione europea e Regno Unito post Brexit.
I protagonisti del summit — il primo ministro britannico Keir Starmer, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo António Costa — sono chiamati a firmare tre documenti fondamentali: una dichiarazione congiunta sui principali scenari geopolitici, un partenariato in materia di sicurezza e difesa e un’intesa comune che regola i rapporti su questioni settoriali.
Le tensioni residue post Brexit
Il vertice, nato con l’obiettivo di mostrare un fronte unito di fronte a sfide globali comuni, si è rapidamente trasformato in un banco di prova per la gestione delle tensioni residue legate alla Brexit.
Da una parte, l’Ue ha ribadito che nessun accordo può considerarsi definitivo se non è stato concordato nella sua interezza; dall’altra, il governo laburista britannico ha affrontato la pressione interna, aggravata dai recenti successi elettorali del partito riformista di Nigel Farage.
Il dossier più complicato è stato proprio quello dell’intesa comune, che affronta i nodi ancora aperti su pesca, norme sanitarie e fitosanitarie (SPS) e mobilità giovanile. I negoziati sono proseguiti fino a notte inoltrata domenica.
I risultati sono stati però positivi, come dichiarato dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.
Pesca, "intesa equa"
Per Keir Starmer, le concessioni politicamente più rischiose sono due: l’estensione di 12 anni dell’accesso reciproco alle acque per la pesca e la permanenza della Corte di giustizia europea come arbitro sulle questioni SPS.
Le attuali regole sulla pesca scadranno a giugno 2026 e inizialmente si parlava di una proroga massima di cinque anni.
Il segretario di Stato per le imprese e il commercio Jonathan Reynolds ha però difeso l’accordo, affermando alla Bbc che l’accesso al mercato dell’Ue è “vitale” per la pesca britannica e che il settore ha bisogno di stabilità e certezze, evitando rinnovi annuali.
Soddisfatto il primo ministro britannico per l'intesa che "protegge l'accesso, i diritti e le aree di pesca del Regno Unito" senza concedere aumenti alle quote per i pescherecci europei.
Il pacchetto include anche l'eliminazione di ostacoli all'export di prodotti ittici, già per il 70 per cento destinati al mercato europeo. "Posso inoltre annunciare che investiremo 360 milioni di sterline nella pesca britannica per permettere al settore di trarre vantaggio da questo accordo" ha aggiunto il premier.
Intesa sui migranti
Il nuovo pacchetto di cooperazione Regno Unito-Ue sull'immigrazione rafforza "i nostri confini" e colma "le lacune lasciate dalla Brexit precedente". Così Starmer durante la conferenza stampa al termine del vertice Regno Unito-Ue a Lancaster House a Londra.
L'intesa prevede un maggiore scambio di dati, uso del riconoscimento facciale, collaborazione lungo le rotte migratorie e lotta congiunta contro i trafficanti. "Vogliamo porre fine alla crisi migratoria e distruggere le organizzazioni criminali", ha aggiunto il primo ministro.
La mobilità giovanile
Regno Unito e Ue hanno concordato "un nuovo schema di mobilita' giovanile": i giovani britannici tra i 18 e i 30 anni potranno vivere, studiare e lavorare nell'Ue per periodi limitati, e viceversa. L'accordo include limiti di tempo, tetti massimi e requisiti di visto, ma rappresenta un "ponte culturale ed economico" per la nuova generazione post Brexit.
"È un'opportunità concreta per guardare avanti e dare prospettive ai nostri ragazzi", ha detto Starmer. "Al cuore sella nostra partnership ci sono le persone. Abbiamo raggiunto un accordo per la partecipazione nell'Erasmus+ e di lavorare per un'intesa sulla mobilità giovanile" ha dichiarato von der Leyen
Difesa, appalti congiunti?
"Il nostro partenariato per la sicurezza e la difesa rafforzerà la separazione nelle iniziative di sicurezza e difesa. Ci sono molti argomenti trattati - spiega von der Leyen - ad esempio sull'industria della difesa, ma anche sulla mobilità militare, sulla costruzione della pace, sulla gestione delle crisi o sul contrasto alle minacce ibride, solo per citarne alcuni. Questo è il primo passo verso la partecipazione del Regno Unito al programma europeo di investimenti per la difesa SAFE".
Si tratta di 150 miliardi di euro di prestiti per appalti congiunti. E questo partenariato per la sicurezza e la difesa apre le porte all'appalto congiunto.
"Abbiamo bisogno di un secondo passo - precisa la presidente della Commissione Ue -ma questo appalto congiunto di cui abbiamo discusso aumenterà la nostra prontezza. Colmerà le nostre lacune militari e aumenterà, cosa di massima importanza, la nostra interoperabilità. Quando le nostre forze armate saranno impegnate in missioni insieme, si creeranno nuove opportunità, ovviamente, per le nostre industrie della difesa. E si aprirà la possibilità di un supporto più forte e coordinato anche per l'Ucraina. Questo è importante, sia attraverso l'appalto congiunto di capacità militari che poi vengono trasferite all'Ucraina, sia attraverso investimenti diretti nell'industria della difesa ucraina".