La Banca centrale del Giappone conferma la politica monetaria in corso, ma rinvia al 2017 il raggiungimento dell’obiettivo del 2% di inflazione. La
La Banca centrale del Giappone conferma la politica monetaria in corso, ma rinvia al 2017 il raggiungimento dell’obiettivo del 2% di inflazione.
La scelta ha scontentato parte del mondo finanziario, che spingeva per nuovi stimoli monetari, e ha creato una frattura nel comitato direttivo, con due membri su nove che non condividono lo scenario ottimista delineato dal governatore.
“La scadenza per raggiungere il target del 2% è stata rinviata dalla prima parte alla seconda metà del 2016”, ha detto Haruhiko Kuroda, precisando che il ritardo è dovuto all’effetto del crollo dei prezzi energetici, piuttosto che a debolezze strutturali.
L’economia nipponica si è contratta a un tasso annualizzato dell’1,2% nel secondo trimestre e il trend potrebbe continuare anche nel terzo.
La decisione di rinviare una nuova mossa espansiva non allenterà la pressione sull’istituto centrale, ma consentirà a Kuroda di intervenire più avanti nel tempo.