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« Napoli è la regione più giovane d'Italia, ma è la più ammalata d'Italia »

Antonio Marfella
Antonio Marfella Diritti d'autore  Euronews
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Di Valérie Gauriat
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Il medico napoletano Antonio Marfella, presidente di ISDE-Medici Ambiente Napoli, è un veterano della lotta dei comitati cittadini della Terra dei Fuochi, culminata nella sentenza della Corte EDU che ha ordinato all'Italia di intervenire.

Parlando con la reporter di euronews Valérie Gauriat, questo epidemiologo, insignito dell'Ordine al Merito della Repubblica, fa il punto sulla criminalità ambientale che continua a uccidere in Campania.

Antonio Marfella :

« Il danno alla salute in Regione Campania, che è diventato il peggiore d'Italia e tra i peggiori d'Europa, discende dallo scorretto smaltimento non già dei rifiuti urbani, ma dei rifiuti industriali e speciali.

A partire dagli anni 70 in tutto il mondo abbiamo avuto un'autentica esplosione dei rifiuti industriali, dei rifiuti cosiddetti speciali, per i quali però la tragedia della Campania discende dal fatto che mentre per i rifiuti urbani, per legge europea e nazionale c'è stato l'obbligo del trattamento di prossimità.

Viceversa per i rifiuti industriali e speciali di tutta Europa e di tutto il mondo, non c'è l'obbligo di legge del trattamento di prossimità, per cui sono considerati merce e in quanto merce girano tutto il mondo in funzione delle offerte di smaltimento al minore costo.

Quindi la necessità delle altre regioni di smaltire l'eccesso di rifiuti industriali si accorda con una regione il cui territorio è stato strettamente controllato dalla Camorra e quindi fanno un accordo in base al quale l'eccesso di rifiuti industriali viene ad essere anche smaltito in Regione Campania.

« 2746 siti inquinati costituiti da discariche non a norma »

Il problema è che siamo a discariche zero per discariche a norma, poiché la camorra ha fatto sì che noi non le abbiamo discariche a norma, ma abbiamo 2746 siti inquinati costituiti da discariche non a norma.

Nel 2015, grazie a noi si fanno le prime leggi penali in Italia che hanno come conseguenza almeno il blocco dei rifiuti importati in Regione Campania dal nord.

Quindi a partire dal 2015 non arrivano più i rifiuti del Nord, però non abbiamo bonificato nessuno.

I dati sanitari continuano a peggiorare perché siamo la regione a maggiore percentuale di lavoro nero d'Europa e quindi dove si costruisce dove si produce a nero, se io produco a nero non posso smaltire se non a nero, illegalmente.

E quindi continuano queste discariche non a norma. Continuano i roghi tossici.

In questo momento, 2025, Napoli è la regione più giovane d'Italia, ma è la più ammalata d'Italia, di tutte le patologie cronico degenerative conosciute, ivi incluso, ma non solo, il cancro. Tutte.

In Campania abbiamo le percentuali più alte d'Italia, sia di morbo di Alzheimer che di Parkinson. Quindi noi siamo il picco nazionale di cancro del polmone, cancro del fegato, leucemie e linfomi, cancro della vescica. Siamo ai massimi nazionali.

« La sola repressione senza intervento preventivo non serve »

Il piano messo in atto dal governo non può essere efficace. Non può, perché si basa solo sulla repressione.

La sola repressione senza controllo e senza intervento preventivo, non serve, perché loro hanno incrementato del duecento percento i controlli negli ultimi cinque anni.

Li hanno incrementati del duecento percento i controlli, ma contemporaneamente, nei soli ultimi cinque anni le attività manifatturiere in regime di evasione fiscale sono incrementate di più del duecento percento.

L'altra cosa che non ha fatto il governo e che chiedo quindi all'Europa di picchiare il governo italiano, è la tracciabilità certificata dei rifiuti speciali. È indispensabile che il Parlamento europeo faccia una legge quadro europea sulla tracciabilità dei rifiuti industriali. »

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