Durante i 17esimi colloqui governativi a Berlino, Polonia e Germania discutono di sicurezza e cooperazione, ma la diffidenza storica e le tensioni sui risarcimenti della Seconda Guerra Mondiale continuano a pesare sulle relazioni bilaterali
I colloqui politici annuali tra Polonia e Germania, tenutisi lunedì a Berlino, si sono svolti in un contesto di crescente tensione regionale legata alla guerra russa in Ucraina.
Il primo ministro polacco Donald Tusk ha incontrato il Cancelliere tedesco Friedrich Merz per le 17esime consultazioni governative tedesco-polacche, con la sicurezza in cima all’agenda. Negli ultimi mesi, una serie di violazioni dello spazio aereo della Nato, tra cui incursioni di caccia russi, ha fatto scattare l’allarme in Polonia.
Varsavia cerca Berlino come partner strategico, ma la sfiducia continua a offuscare le relazioni. Parlando durante l’incontro, Merz ha sottolineato l’importanza della solidarietà: "Soprattutto in tempi in cui l’unità dell’Europa è sotto pressione, non dobbiamo permetterci di essere divisi. Dobbiamo e vogliamo restare uniti".
Il politologo Kai-Olaf Lang ha definito i rapporti tra i due Paesi “paradossali”, osservando come le frizioni politiche interne ostacolino la cooperazione. La Polonia, secondo Lang, si considera un leader regionale dell’Europa centrale e orientale e ritiene aumentata la propria influenza dal febbraio 2022.
Durante i colloqui, Tusk ha ricordato le differenze di lungo corso tra le nazioni: "Mi ci sono voluti diversi anni per convincere i nostri partner tedeschi a considerare la sicurezza in questa parte dell’Europa come una responsabilità condivisa".
La Polonia vuole più voce sulla sicurezza europea
Nonostante il dialogo, la Polonia percepisce spesso di essere esclusa dalle decisioni cruciali sulla sicurezza. La recente discussione sul piano di pace statunitense per l’Ucraina, inclusa la possibile presenza di jet da combattimento europei in territorio polacco, è stata gestita senza il diretto coinvolgimento di Varsavia. Tusk ha quindi ribadito: le decisioni sulla sicurezza europea non devono essere prese sopra la testa della Polonia.
Relazioni bilaterali ancora fredde
Secondo il barometro tedesco-polacco, solo un terzo dei polacchi dichiara sentimenti positivi verso i vicini tedeschi. Un punto di tensione riguarda le richieste di risarcimento per i crimini nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel 2022 la Polonia ha richiesto ufficialmente 1.300 miliardi di euro, ma Berlino considera la questione giuridicamente chiusa.
Nonostante la restituzione simbolica di beni culturali, tra cui documenti medievali e reliquie, le pressioni interne costringono il governo polacco a mantenere un atteggiamento critico nei confronti di Berlino. Per l’opposizione nazional-conservatrice, la Germania resta un rivale storico.
Cooperazione su sicurezza e infrastrutture
Tusk ha però sottolineato i progressi nella cooperazione bilaterale, sia negli investimenti infrastrutturali sia nel sostegno all’Ucraina. La collaborazione energetica, in particolare per ridurre la dipendenza dalla Russia, rappresenta un punto di convergenza significativo.
Il primo ministro ha evidenziato l’importanza di collegamenti stradali e ponti sul fiume Oder, essenziali per una risposta rapida della Nato in caso di aggressione russa, e ha ribadito che ulteriori sfide rimangono, ma che Berlino e Varsavia devono continuare a lavorare fianco a fianco.