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Vertice Orbán–Putin: Budapest cerca più petrolio e gas da Mosca

Il presidente russo Vladimir Putin assiste a un incontro con il primo ministro ungherese Viktor Orban al Cremlino a Mosca, 28 novembre 2025
Il presidente russo Vladimir Putin assiste a un incontro con il primo ministro ungherese Viktor Orban al Cremlino a Mosca, 28 novembre 2025 Diritti d'autore  Alexander Nemenov/AP
Diritti d'autore Alexander Nemenov/AP
Di Euronews Agenzie: AP
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Il premier ungherese Viktor Orbán incontra Vladimir Putin per assicurarsi nuove forniture di petrolio e gas, dopo l’esenzione dalle sanzioni concessa da Donald Trump. Tensioni con Ue e Nato sulla posizione di Budapest verso la guerra in Ucraina

Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha incontrato venerdì il presidente russo Vladimir Putin al Cremlino, con l’obiettivo di ottenere ulteriori forniture di petrolio e gas da Mosca. L’incontro arriva pochi giorni dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha concesso a Budapest un’esenzione dalle nuove sanzioni contro i produttori energetici russi Lukoil e Rosneft.

Nonostante gran parte dell’Unione europea abbia ridotto drasticamente la dipendenza dai combustibili fossili russi, l’Ungheria continua a importarne in volumi consistenti e si oppone ai piani del blocco per eliminarli completamente entro il 2027.

Orbán ha ribadito che l’energia russa rimane “la base dell’approvvigionamento energetico dell’Ungheria, ora e in futuro”, affermando di non aver rinunciato ad alcuna area di cooperazione con Mosca “indipendentemente dalle pressioni esterne”.

Durante le dichiarazioni congiunte, Putin ha elogiato la “posizione equilibrata” di Orbán riguardo alla guerra in Ucraina. L’approccio prudente del leader ungherese ha però causato frustrazione tra i partner dell’Ue e della Nato, che continuano a condannare l’invasione russa come una violazione del diritto internazionale.

Orbán ha ottenuto da Trump un'esenzione che permette all’Ungheria di continuare ad acquistare petrolio e gas russo nonostante le nuove restrizioni americane. “Ora abbiamo bisogno solo di petrolio e gas, che possiamo acquistare dai russi”, ha dichiarato, sottolineando la volontà di garantire forniture energetiche a prezzi accessibili per l’inverno e l’anno successivo. Il governo ungherese sostiene infatti che un rapido passaggio a fonti alternative causerebbe un grave shock economico.

Intanto, dagli Stati Uniti arrivano segnali di possibili nuovi incontri diplomatici. L’amministrazione Trump ha annunciato l’invio dell’inviato Steve Witkoff a Mosca e del Segretario dell’Esercito Dan Driscoll in Ucraina, nell’ambito di un controverso piano Usa-Russia in 28 punti. Putin ha confermato che i funzionari statunitensi potrebbero arrivare a Mosca nella prima metà della prossima settimana, mentre il Cremlino mantiene il riserbo sulle date definitive.

Nei prossimi giorni il presidente russo volerà in India, dove incontrerà il premier Narendra Modi per discutere ulteriori sviluppi diplomatici ed energetici.

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