L'inchiesta in atto in Ucraina che ha portato alle dimissioni di due ministri fa discutere anche in Italia
L'inchiesta su un presunto ampio caso di corruzione che avrebbe coinvolto in Ucraina la compagnia energetica Energoatom, portando anche alle dimissioni di due ministri, sta facendo discutere anche in Italia.
Nella maggioranza che sostiene il governo di Giorgia Meloni sono stati espressi malumori rispetto all'opportunità di inviare nuovi aiuti militari a favore di Kiev.
Salvini propone di seguire una via diplomatica per risolvere la guerra in Ucraina
In particolare, è stato il vice-presidente del Consiglio Matteo Salvini ha manifestare a chiare lettere le proprie perplessità: “Con gli scandali che stanno emergendo e che coinvolgono il governo ucraino, non vorrei che i soldi dei lavoratori e dei pensionati italiani andassero ad alimentare ulteriore corruzione”. Più che inviare nuove armi, secondo il leader della Lega è preferibile tentare la via diplomatica "mettendo Zelensky e Putin attorno a un tavolo".
A rispondere a Salvini è stato il ministro della Difesa Guido Crosetto, che pur affermando di aver “compreso le preoccupazioni”, ha spiegato di non voler giudicare "un Paese per due corrotti. Anche gli americani e gli inglesi che sono sbarcati in Sicilia non hanno giudicato l'Italia per la presenza della mafia”.
Tajani annuncia nuovi aiuti militari a favore dell'Ucraina
Similmente, il ministro degli Esteri Antonio Tajani non sembra intenzionato a modificare i piani del governo alla luce delle notizie giudiziarie. Il segretario di Forza Italia ha infatti annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari a favore di Kiev, precisando: “Continueremo a sostenere l'Ucraina, che resta sotto attacco da parte della Russia”.
Numerosi esponenti dei diversi partiti di maggioranza si sono però allineati alle posizioni dei loro leader, lasciando intendere che la questione potrebbe continuare a rappresentare un elemento di attrito.