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Antisemitismo, una guardia svizzera è accusata di aver insultato due donne ebree in Vaticano

Guardie Svizzere in marcia nel Cortile di San Damaso in Vaticano, giovedì 23 ottobre 2025. (Foto AP/Andrew Medichini)
Guardie Svizzere in marcia nel Cortile di San Damaso in Vaticano, giovedì 23 ottobre 2025. (Foto AP/Andrew Medichini) Diritti d'autore  Copyright 2025 The Associated Press. All rights reserved
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Di Euronews
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Due donne ebree hanno denunciato di aver ricevuto insulti e sputi da parte di una guardia svizzera mentre entravano a Piazza San Pietro lo scorso 29 ottobre. Sul caso il Vaticano ha aperto un'indagine interna

Una guardia svizzera avrebbe attaccato con insulti antisemiti due donne ebree in visita in Vaticano lo scorso 29 ottobre, secondo le testate austriache Die Furche e Kathpress.

Le due donne si trovavano nell'Arco delle Campane, la zona di ingresso di Piazza San Pietro, quando la guardia svizzera avrebbe esclamato "les juifs!" (gli ebrei).

Una delle vittime, la scrittrice israeliana Michal Govrin, ha riferito giovedì in un'intervista a Kathpress che la guardia avrebbe anche simulato uno sputo nella loro direzione, dopo che uno degli accompagnatori delle donne gli aveva chiesto perché le insultasse.

"Siamo rimaste completamente scioccate", ha raccontato Govrin. "Un incidente del genere proprio in Vaticano? Una palese espressione di odio per gli ebrei, in netto contrasto con le parole del Papa la sera precedente".

Le donne hanno denunciato l'accaduto alle autorità, che hanno aperto un'indagine interna "riservata", come ha confermato il portavoce della Guardia svizzera pontificia, Eliah Cinotti all'Agenzia Ansa. "Èstato segnalato un episodio litigioso in uno dei punti in cui c'era il servizio e, come accade in queste occasioni, è stata avviata un'indagine interna", ha aggiunto.

Il superiore della Guardia svizzera si è comunque "scusato profusamente", ha detto Govrin e ha poi aggiunto: "Ma quanto successo ha sicuramente lasciato il segno".

Papa Leone XIV: "La Chiesa non tollera l'antisemitismo"

Govrin era in visita da Gerusalemme per partecipare a un'udienza di Papa Leone XIV dedicata all'anniversario di "Nostra Aetate", un documento del 1965 sui rapporti tra la Chiesa cattolica e le religioni non cristiane adottato dal Concilio Vaticano II.

Proprio durante l'udienza il Pontefice ha detto: "La Chiesa non tollera l'antisemitismo e lo combatte, a motivo del Vangelo stesso".

In Italia sono 500 i casi di antisemitismo registrati nella prima metà del 2025

Gli episodi di antisemitismo in Italia sono in aumento, secondo i dati dell'Osservatorio antisemitismo della Fondazione centro di documentazione ebraica contemporanea (Cdec).

Sono circa 500 i casi registrati solo nei primi sei mesi del 2025 e per la fine dell'anno potrebbero superare gli 874 del 2024. Si tratta di una chiara tendenza alla crescita dato che nel triennio precedente, secondo l'Osservatorio, se ne registravano circa 230 all'anno.

Cei: "Dobbiamo combattere sempre l'antisemitismo"

Dal 7 ottobre gli attacchi contro gli ebrei "sono cresciuti in maniera esponenziale", ha detto mercoledì il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, a margine della presentazione di un progetto per le scuole elaborato dai vescovi italiani e la comunità ebraica.

Si tratta del volume "Schede per conoscere l'Ebraismo", che approfondisce la tradizione ebraica per l'insegnamento nelle scuole cattoliche.

"Dobbiamo combattere sempre l'antisemitismo", ha affermato il presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), il cardinale Matteo Zuppi. "Con il mondo ebraico bisogna continuare a crescere nell'amicizia e risolvere anche delle incomprensioni che ci sono state in passato".

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