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Il ministro della Difesa israeliano evoca insediamenti a Gaza, poi ritratta

Un avamposto di coloni israeliani nell'area adiacente alla città di As Samu, vicino alla città di Hebron, in Cisgiordania, martedì 23 dicembre 2025
Un avamposto di coloni israeliani nell'area adiacente alla città di As Samu, vicino alla città di Hebron, in Cisgiordania, martedì 23 dicembre 2025 Diritti d'autore  AP Photo/Mahmoud Illean
Diritti d'autore AP Photo/Mahmoud Illean
Di Evelyn Ann-Marie Dom Agenzie: AP
Pubblicato il
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Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha evocato la possibile creazione di insediamenti a Gaza, salvo poi ritrattare poche ore dopo, dopo una pioggia di critiche

Martedì 23 dicembre il ministro della Difesa di Israele, Israel Katz, ha fatto marcia indietro rispetto alla promessa di creare degli insediamenti a Gaza. La decisione è arrivata dopo le numerose critiche piovute sul governo di Tel Aviv.

Cosa ha dichiarato Katz sui possibili insediamenti illegali a Gaza

Parlando da una colonia illegale israeliana in Cisgiordania, Katz aveva affermato che "con l'aiuto di Dio", Israele stabilirà gruppi di "pionieri" nel nord di Gaza "al posto degli insediamenti che sono stati evacuati". "Lo faremo nel modo giusto, al momento opportuno", aveva aggiunto. Il video ha avuto ampia eco sui social media ed è stato, appunto, fortemente criticato.

Qualche ora dopo, l'ufficio di Katz ha diffuso una dichiarazione che chiarisce che la sua dichiarazione è legata a questioni "di sicurezza", ribadendo che Israele "non ha intenzione di stabilire insediamenti nella Striscia di Gaza".

La dichiarazione di Katz cozza tra l'altro con il piano per un cessate il fuoco in venti punti proposto dal presidente statunitense Donald Trump e con precedenti dichiarazioni del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che ha ripetutamente escluso di voler occupare Gaza.

Il piano per un cessate il fuoco promosso da Trump prevede il ritiro quasi totale dell'esercito di Tel Aviv

Il piano promosso dagli Stati Uniti prevede infatti il ritiro quasi totale delle forze armate israeliane e non menziona, appunto, insediamenti nell'enclave. Un funzionario statunitense, parlando a condizione di mantenere l'anonimato, ha condannato la dichiarazione di Katz: "Più Israele provoca, meno i Paesi arabi vorranno lavorare con loro", ha dichiarato.

Washington si aspetta che "tutte le parti rispettino gli impegni presi" nell'ambito del piano di cessate il fuoco, ha aggiunto la fonte.

La preoccupazione è però cresciuta, dal momento che il riferimento di Katz è alle unità militari Nahal che in passato permettevano ai giovani di combinare attività colonizzatrici con il servizio militare. Molti degli avamposti creati dall'unità si sono poi trasformati in veri e propri insediamenti illegali.

Un'idea che risulta appoggiata da alcuni esponenti della coalizione di estrema destra di Netanyahu, che hanno invitato esplicitamente Israele a costruire colonie a Gaza dopo l'attacco del 7 ottobre 2023 guidato da Hamas e la successiva invasione della Striscia.

Continuano le violenze dei coloni israeliani in Cisgiordania

Nella notte di martedì 23 dicembre, coloni israeliani hanno attaccato una casa nella Cisgiordania occupata, ha dichiarato un funzionario palestinese.

I coloni hanno sfondato una porta e una finestra e hanno lanciato gas lacrimogeni all'interno dell'abitazione, nella città di As Samu. Tre bambini palestinesi sono stati trasportati d'urgenza in ospedale. Gli aggressori hanno anche ucciso tre pecore e ne hanno ferite altre quattro nella stalla, secondo i funzionari.

Un ragazzo palestinese con una pecora ferita durante un attacco dei coloni israeliani ad As Samu, vicino alla città di Hebron, martedì 23 dicembre 2025
Un ragazzo palestinese con una pecora ferita durante un attacco dei coloni israeliani ad As Samu, vicino alla città di Hebron, martedì 23 dicembre 2025 AP Photo/Mahmoud Illean

Un ufficio che documenta gli attacchi all'interno di un organismo governativo palestinese, la Commissione per la resistenza al muro e agli insediamenti, ha diffuso un filmato a circuito chiuso in cui si vedono cinque coloni con maschere e abiti scuri, alcuni dei quali muniti di manganello.

La polizia ha dichiarato che sta indagando sull'incidente e ha aggiunto di aver arrestato cinque coloni per sospetto sconfinamento in terra palestinese, danneggiamento di proprietà e uso di spray al peperoncino (non di gas lacrimogeni, dunque, secondo la versione ufficiale).

"Un metodo sistematico e continuo di violenza dei coloni contro civili palestinesi"

Si è trattato del secondo alla famiglia in meno di due mesi, ha dichiarato un funzionario della commissione, aggiungendo che la strategia è "parte di un metodo sistematico e continuo di violenza dei coloni contro i civili palestinesi, le loro proprietà e i loro mezzi di sostentamento, portato avanti impunemente sotto la protezione dell'occupazione israeliana".

Gli attacchi dei coloni israeliani spesso aumentano durante la stagione della raccolta delle olive, da settembre a novembre, un periodo critico per la povera economia palestinese. A ottobre, i coloni in tutto il territorio hanno organizzato una media di otto attacchi al giorno, secondo le Nazioni Unite.

In Cisgiordania vivono circa tre milioni di palestinesi e più di mezzo milione di coloni israeliani. La comunità internazionale considera gli insediamenti in Cisgiordania illegali secondo il diritto internazionale, cosa che Israele contesta.

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