Il ministero della Difesa croato ha dichiarato che l'obiettivo è quello di insegnare ai giovani le competenze e le conoscenze di base "necessarie in situazioni di crisi, in modo che possano contribuire alla sicurezza nazionale"
Il parlamento croato ha votato venerdì la reintroduzione del servizio militare obbligatorio, in un contesto di crescenti tensioni in Europa dopo l'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia.
I legislatori hanno approvato le modifiche legali con un voto 84-11 e 30 astensioni in un parlamento di 151 membri.
Il servizio militare durerà due mesi e fornirà "una formazione militare di base", ha dichiarato l'emittente pubblica HRT.
Questa decisione segna il ritorno alla coscrizione, sospesa nel 2008 quando il Paese è passato a un sistema di volontariato.
Il ministero della Difesa croato ha dichiarato che l'obiettivo è quello di insegnare ai giovani le competenze e le conoscenze di base "necessarie in situazioni di crisi, in modo che possano contribuire alla sicurezza nazionale".
Le autorità inizieranno a convocare i coscritti nati nel 2007 per le visite mediche entro la fine dell'anno. I coscritti riceveranno uno stipendio e gli obiettori di coscienza potranno scegliere il servizio civile.
La Croazia ha potenziato le proprie forze armate in un momento in cui molti Paesi europei stanno discutendo o riformando le proprie politiche di servizio militare.
Ripensare la coscrizione
Sulla scia dell'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia, il dibattito sul servizio militare obbligatorio è riemerso in tutto il continente, con molti Paesi che stanno riconsiderando se la coscrizione possa rafforzare la loro sicurezza nazionale.
Nel 2015 la Lituania l'ha parzialmente reintrodotta e la Norvegia è diventata il primo Paese europeo a introdurre il servizio militare obbligatorio per le donne.
Due anni dopo, la Svezia ha reintrodotto la leva. La Francia ha iniziato il servizio di leva appena reintrodotto, noto come SNU, nel 2019.
A gennaio, il presidente francese Emmanuel Macron ha esortato i giovani volontari a "rinforzare" i ranghi dell'esercito in un discorso al personale militare francese.
Ad aprile, il ministro della Difesa belga, Theo Francken, ha dichiarato di voler aumentare il numero dei riservisti del Paese da circa 6.600 a 20.000 e di voler reclutare giovani per il servizio militare volontario.
Questo segue un'iniziativa simile annunciata di recente nei Paesi Bassi.
In agosto, il governo tedesco ha approvato un disegno di legge che propone una nuova legge volta a promuovere il reclutamento volontario.
"Un esercito forte - in termini di personale ed equipaggiamento - è il mezzo più efficace per prevenire le guerre", ha spiegato il ministro della Difesa Boris Pistorious.