In un articolo pubblicato su Al Jazeera, una residente della Striscia di Gaza ha manifestato la propria gratitudine nei confronti del popolo italiano per la mobilitazione del 22 settembre scorso
I cortei organizzati in tutta Italia per manifestare solidarietà con il popolo palestinese e per protestare contro l'invasione della Striscia di Gaza da parte delle forze armate israeliane “hanno regalato un sorriso” a chi vive attualmente sotto le bombe. A spiegarlo è stata la scrittrice palestinese Eman Abu Zayed, in un articolo pubblicato su Al Jazeera.
“Lunedì scorso ero in strada per cercare un segnale internet a Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, cosa diventata quasi impossibile. La nostra casa era appena stata bombardata per la terza volta dall'inizio della guerra, ed eravamo stati costretti a fuggire per la decima. Avevo appena perso tutto, ancora una volta. Il mio cuore era pieno di dolore e tutto intorno”, si legge nel racconto pubblicato dall'emittente araba.
Eman Abu Zayed: "Una gioia immensa"
"Quando finalmente sono riuscita a connettermi, video, foto e messaggi audio dall'Italia hanno inondato il mio telefono. Ho visto folle di persone manifestare per le strade, sventolando bandiere palestinesi e cantare insieme per la nostra libertà. Ho visto piazze piene di striscioni con la richiesta di fermare la guerra e con lo slogan 'Free Palestine'. Volti che esprimevano un misto di rabbia e speranza. Stavano cercando di mandarci un messaggio: 'Vi ascoltiamo, siamo con voi'. Ho provato una gioia immensa".
Le manifestazioni e gli scioperi del 22 settembre hanno coinvolto circa 80 città italiane e mobilitato mezzo milione di persone. "Non si trattava di una nazione a maggioranza musulmana o araba. Era un Paese occidentale, il cui governo continua a sostenere Israele. Eppure, il popolo italiano è sceso in piazza per noi, per esprimere la sua solidarietà", prosegue la scrittrice.
"Ammirazione e gratitudine" per la mobilitazione a favore della Palestina
In numerose altre nazioni del mondo sono state organizzate proteste per chiedere la fine dell'occupazione illegale di Israele, un accordo di pace a Gaza, la liberazione degli ostaggi civili ancora nelle mani di Hamas e l'ingresso di aiuti umanitari a sostegno della popolazione palestinese. La Global Sumud Flotilla è inoltre tuttora nel Mediterraneo e punta verso le coste della Striscia di Gaza per tentare di rompere il blocco navale e aprire un varco per la consegna di cibo e generi di prima necessità.
Eman Abu Zayed conclude ricordando che “ad agosto, con l'aiuto dei miei amici, sono riuscita a pubblicare la mia storia personale sul quotidiano Il Manifesto, condividendo la nostra sofferenza e la nostra resilienza con migliaia di lettori. Prima della guerra, non sapevo molto dell'Italia. Sapevo che era un Paese bellissimo, con una storia interessante e un popolo amichevole. Ma non mi sarei mai aspettata di vedere gli italiani mobilitarsi per la Palestina, scendere in piazza così numerosi per sostenerci. Oggi provo ammirazione e gratitudine per il popolo italiano".