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Iran, alternativa all'atomica: cosa sono le armi a impulsi elettromagnetici

Prima notte di attacchi israeliani all'Iran
Prima notte di attacchi israeliani all'Iran Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Farhad Mirmohammadsadeghi
Pubblicato il
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Secondo fonti israeliane, l'Iran avrebbe cercato di sviluppare un programma di armi a impulsi elettromagnetici di origine nucleare che non sarebbe andato contro la fatwa di Ali Khamenei sulla bomba atomica. Ecco quali sono i rischi di queste armi

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L'Iran avrebbe tentato di sviluppare un programma di armi a impulso elettromagnetico per paralizzare le infrastrutture elettroniche di Israele, lo rivela il Washington Post citando fonti israeliane in merito agli attacchi che hanno portato alla guerra di 12 giorni.

Secondo tali fonti, Teheran ha anche tentato di costruire la bomba all'idrogeno, un’arma molto più potente e sofisticata rispetto alla bomba nucleare. Entrambi i programmi iraniani si sono interrotti dopo l’assassinio di scienziati di primo e secondo livello a seguito di attacchi israeliani.

Cos’è un’arma a impulso elettromagnetico?

Quando una bomba nucleare esplode ad alta quota, normalmente a decine di chilometri sopra la superficie terrestre, si generano tre tipi di impulsi elettromagnetici denominati E1, E2 ed E3, che possono compromettere seriamente i sistemi di comunicazione e le apparecchiature elettroniche, senza causare vittime umane dirette.

L’impulso E1, risultato della radiazione gamma al momento dell’esplosione, provoca danni immediati ai dispositivi elettronici sensibili, come antenne locali, cavi corti, circuiti integrati, sensori, sistemi di protezione, sistemi di comunicazione e computer.

L’impulso E2 si comporta in modo simile a un fulmine e colpisce principalmente i pali verticali delle antenne, le linee elettriche aeree e le antenne mobili, come quelle sugli aerei.

L’impulso E3, con un effetto più lento ma più diffuso, può interrompere o rendere inutilizzabili le reti elettriche commerciali, le linee telefoniche fisse, i cavi sotterranei e i cavi sottomarini di comunicazione per lunghi periodi di tempo.

Secondo la fonte israeliana, i comandanti iraniani sostenevano gli sforzi per costruire quest’arma poiché ritenevano che non costituisse una violazione della fatwa del leader supremo della Repubblica Islamica, Ali Khamenei, contro le armi nucleari.

Gli sviluppi dell'arma nucleare in Iran

Tuttavia, secondo il funzionario israeliano, in ogni caso si stava rapidamente procedendo verso la costruzione di un’arma nucleare e mancava solo il via libera finale del leader per realizzare la bomba.

Il Washington Post ha descritto l’assassinio degli scienziati nucleari iraniani come la parte più devastante, e al contempo la meno significativa, degli attacchi israeliani. Secondo quanto riportato dal giornale statunitense, che cita una fonte israeliana, l’Iran non è più vicino a ottenere una bomba nucleare e ora ha bisogno di almeno uno o due anni per produrre un’arma nucleare utilizzabile, a meno che non riesca a nascondere il suo programma agli occhi del mondo.

Teheran potrebbe tentare di creare un dispositivo nucleare rudimentale in un periodo più breve, ma Israele probabilmente se ne accorgerebbe e potrebbe eseguire un attacco paralizzante per impedirlo, secondo la fonte.

Questa narrazione rafforza le affermazioni dell’amministrazione Trump e di Israele secondo cui l’operazione ha raggiunto i suoi obiettivi. Le nuove prove danno inoltre una sorta di conferma a questa valutazione, ma alcune questioni rimangono poco chiare.

Secondo il rapporto, è possibile che l’Iran stia ancora nascondendo centrifughe, riserve di uranio o armi che non sono state distrutte negli attacchi. Potrebbe anche progredire rapidamente nella costruzione di bombe con le risorse limitate a disposizione, o rappresentare una minaccia grave per Israele o per gli Stati Uniti attraverso attacchi terroristici.

Khamenei: Israele non ha raggiunto i suoi obiettivi

Venerdì, in un messaggio in occasione del 40º giorno dalla morte dei principali comandanti e scienziati iraniani negli attacchi israeliani, il leader della Repubblica Islamica dell’Iran, Ali Khamenei, ha dichiarato che Israele non ha raggiunto il proprio obiettivo con gli attacchi, ha chiesto di accelerare lo slancio militare e scientifico dell’Iran e ha esortato alla salvaguardia dell’unità nazionale come dovere universale.

“Il nemico degli stolti e dei miopi non ha raggiunto il proprio obiettivo. Il futuro dimostrerà che le iniziative militari e scientifiche avanzeranno più rapidamente che in passato verso orizzonti più elevati", ha detto Khamenei.

“Preservare l’unità nazionale è il nostro unico dovere. L’accelerazione necessaria del progresso della conoscenza e della tecnologia in tutti i settori è compito dell’élite scientifica. Preservare la dignità del Paese e della nazione è responsabilità degli oratori e degli scrittori”, ha aggiunto la guida suprema dell'Iran.

“I comandanti militari hanno il dovere di dotare sempre di più il Paese dei mezzi per salvaguardare la sicurezza e l’indipendenza nazionali. Tutti i dipartimenti responsabili dell’applicazione della legge hanno il dovere di garantire serietà, continuità e completamento del lavoro nazionale. - ha detto ancora Khamenei - La comunità religiosa ha il compito di guidare spiritualmente, illuminare i cuori e consigliare pazienza, stabilità e perseveranza al popolo. Ed è dovere di ciascuno di noi, soprattutto dei giovani, mantenere l’entusiasmo e lo spirito rivoluzionario".

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