Juraj Cintula, 72 anni, ha confermato il suo movente e la sua versione dei fatti in aula, ma ha respinto l'accusa di terrorismo. Sono previste nuove udienze in tribunale prima di arrivare al verdetto
L'uomo che lo scorso anno sparò al primo ministro Robert Fico, ferendolo gravemente, è stato processato martedì in Slovacchia con l'accusa di terrorismo e rischia l'ergastolo.
Juraj Cintula, 72 anni, ha gridato "lunga vita alla democrazia, lunga vita alla libertà" al suo arrivo al tribunale di Banská Bystrica, città centrale della Slovacchia.
Cintula è accusato di avere sparato a Fico il 15 maggio 2024, mentre il primo ministro salutava i sostenitori dopo una riunione di governo nella città di Handlová, situata a 140 chilometri a nord-est della capitale.
Fico venne colpito quattro volte, anche all'addome. Portato in ospedale, si salvò dopo un intervento chirurgico di cinque ore, seguito da un altro due ore due giorni dopo.
Nella testimonianza letta da un pubblico ministero durante il processo, Cintula ha detto di non essere d'accordo con le politiche dello Stato, tra cui la cancellazione di una procura speciale che si occupava di corruzione, la fine del sostegno militare all'Ucraina e l'approccio del governo alla cultura.
"Ho deciso di danneggiare la salute del primo ministro, ma non avevo intenzione di uccidere nessuno", ha detto Cintula, secondo la testimonianza condivisa dal pubblico ministero.
L'imputato si è rifiutato di testimoniare in tribunale martedì, ma ha confermato ciò che aveva detto agli investigatori sul movente del suo gesto.
Cintula era stato inizialmente accusato di tentato omicidio. I procuratori hanno poi ritirato quell'accusa e incriminato l'uomo per attacco terroristico, sulla base delle prove ottenute dagli investigatori.
Gli inquirenti slovacchi avevano inizialmente ritenuto, infatti, che l'attacco fosse opera di un "lupo solitario", salvo poi accertare che una terza parte fosse coinvolta "agendo a beneficio dell'autore del crimine".
Al processo, l'avvocato di Cintula ha respinto l'accusa. Il tribunale ha fissato un'altra udienza mercoledì, con ulteriori date nel corso dell'anno prima di raggiungere un verdetto.
Il primo ministro è da tempo una figura divisiva in Slovacchia e non solo. È tornato al potere per la quarta volta dopo che il suo partito di sinistra Smer ha vinto le elezioni parlamentari del 2023, dopo una campagna elettorale a favore della Russia e contro l'Occidente.
I critici di Fico sostengono che abbia abbandonato il corso filo-occidentale della Slovacchia e stia seguendo la stessa direzione favorevole a Mosca dell'Ungheria sotto il primo ministro Viktor Orbán.
Migliaia di persone hanno ripetutamente manifestato nella capitale e in tutta la Slovacchia per protestare contro la posizione filorussa di Fico e altre politiche.