Nella Striscia continua il caos sulla distribuzione degli aiuti, aggravato da saccheggi e violenze. Al Jazeera: da giovedì mattina almeno 72 persone sono morte
Sono dieci i palestinesi morti e altri feriti venerdì a Gaza City e Khan Younis: secondo l'agenzia Wafa, otto civili sono stati uccisi e diversi altri feriti quando aerei militari israeliani hanno colpito un gruppo di persone vicino alla scuola Shaaban Al-Rayyes, nel quartiere di Tuffah, a est di Gaza City. In un altro incidente, fonti mediche hanno confermato che altri due palestinesi sono stati uccisi e diversi feriti dopo che le forze israeliane hanno aperto il fuoco su una folla di civili radunata vicino a un punto di distribuzione di aiuti a sud di Al-Tina Street a Khan Younis, nella parte meridionale di Gaza.
Attacco israeliano al mercato di Gaza: 18 morti
Almeno 18 persone sono state uccise giovedì nella Striscia di Gaza quando un attacco israeliano ha colpito una strada nella città di Deir al-Balah, dove era in corso la distribuzione di farina da parte di un’unità della polizia locale. Lo hanno riferito fonti ospedaliere.
Secondo quanto emerso, il raid avrebbe preso di mira i membri del Sahm, una forza di sicurezza incaricata di prevenire saccheggi e reprimere il mercato nero degli aiuti umanitari, venduti a prezzi gonfiati. Sette delle vittime sarebbero membri di questo corpo, come confermato dall’Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa, dove sono stati trasportati i corpi.
L’esercito israeliano non ha rilasciato commenti sull’episodio.
Il Sahm fa capo al Ministero dell’Interno controllato da Hamas, ma al suo interno include anche rappresentanti di altre fazioni. Israele accusa Hamas di sottrarre parte degli aiuti per rafforzare il proprio potere nell’enclave.
Gli ostacoli della distribuzione degli aiuti a Gaza
La distribuzione del cibo nella Striscia continua ad affrontare ostacoli: camion umanitari vengono spesso assaltati da bande armate o da folle di civili affamati.
Mercoledì, un gruppo di residenti locali ha annunciato la creazione di un’iniziativa indipendente per proteggere i convogli umanitari dai saccheggi. Il National Gathering of Palestinian Tribes, Clans and Families ha riferito di aver scortato un raro carico di farina giunto nel nord della Striscia quella stessa sera.
Non è chiaro se l’iniziativa sia stata coordinata con le Nazioni Unite o con le autorità israeliane.
In una dichiarazione congiunta diffusa mercoledì, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant hanno rinnovato le accuse contro Hamas, accusandolo di appropriarsi degli aiuti diretti al nord di Gaza e invitando l’esercito a mettere a punto un piano per prevenire ulteriori furti.
Il National Gathering ha respinto tali accuse, definendole un tentativo di giustificare le "pratiche aggressive" delle forze armate israeliane. I rappresentanti delle tribù hanno ribadito che gli aiuti sono stati “pienamente garantiti” e che il loro impegno resta quello di assicurare la consegna degli aiuti umanitari alla popolazione civile.