Il primo gruppo di migranti privi di documenti, che ha accettato di ricevere mille dollari per "autodeportarsi", ha lasciato gli Stati Uniti a bordo di un volo diretto in Honduras e Colombia, secondo quanto riferito dal Ministero dell'Interno americano
Un gruppo di 68 immigrati, composto da honduregni e colombiani, è tornato lunedì da Houston, in Texas, nei loro Paesi d'origine, nell'ambito della nuova iniziativa dell'amministrazione Trump che promuove la partenza volontaria delle persone in situazione migratoria irregolare.
All'inizio di maggio, il governo statunitense ha offerto un pagamento di mille dollari ai migranti privi di documenti che decidono di lasciare volontariamente il Paese.
La segretaria alla Sicurezza interna Kristi Noem ha confermato lunedì che il primo volo di partenza segna l'inizio del cosiddetto piano "Return Home". Secondo Noem, questa azione non rientra nelle consuete operazioni di Immigration and Customs Enforcement (Ice), ma è un processo volontario e assistito.
In un post sul suo account X, Noem ha dichiarato: "Se siete in questo Paese illegalmente, espatriate ora e preservate la vostra opportunità di tornare potenzialmente nel modo legale e corretto". "Se non lo fate, sarete soggetti a multe, arresto, deportazione e non vi sarà mai permesso di tornare", ha aggiunto Noem.
I partecipanti al programma hanno utilizzato l'applicazione Cbp Home per formalizzare la loro partenza e hanno ricevuto il denaro promesso per sostenere il loro ritorno. All'arrivo in Honduras e in Colombia, i migranti sono stati accolti con assistenza locale. Gli honduregni sono stati anche inclusi nel programma "Hermano, Hermana, Vuelve a Casa", che fornisce un buono di cento dollari per gli adulti, aiuti alimentari e orientamento al lavoro.
Da parte loro, i rimpatriati colombiani sono stati assistiti dall'Istituto colombiano per il benessere familiare (Icbf) e dal Dipartimento per la prosperità sociale (Dps), entrambi responsabili di facilitare il reinserimento sociale ed economico.
Il programma rientra nelle nuove politiche sull'immigrazione promosse da Donald Trump dall'inizio del suo secondo mandato a gennaio, con l'obiettivo di ridurre l'immigrazione irregolare nel Paese.