Il presidente cinese Xi Jinping visita Mosca per incontrare Putin e rafforzare l’alleanza strategica tra Cina e Russia, mentre continua la guerra in Ucraina e si riaccendono le tensioni con l’Occidente
Il presidente cinese Xi Jinping è stato accolto giovedì al Cremlino dal presidente russo Vladimir Putin, nel quadro di una visita di Stato di quattro giorni destinata a rafforzare i legami tra Pechino e Mosca. La visita arriva mentre la guerra in Ucraina entra nel suo quarto anno e le relazioni tra Russia e Occidente restano ai minimi storici.
Durante l’incontro, Putin ha parlato di una “fratellanza di combattimento” nata durante la Seconda guerra mondiale e ha sottolineato che la cooperazione tra i due Paesi si basa su “uguaglianza e vantaggio reciproco, non contro qualcuno, ma per il bene dei popoli”.
L’agenda del vertice: energia, commercio e strategia geopolitica
Oltre alle celebrazioni per il Giorno della Vittoria, in programma venerdì, i due leader discuteranno di forniture energetiche, scambi commerciali e cooperazione all’interno del blocco BRICS, come anticipato dal consigliere di Putin per la politica estera, Yuri Ushakov. La presenza di Xi alla parata militare, dove sarà “ospite principale”, ha anche un valore simbolico nel sottolineare l’alleanza politica e militare tra i due Paesi.
Putin e Xi si sono incontrati più di 40 volte negli ultimi anni, consolidando un asse strategico che si è rafforzato parallelamente all’inasprimento delle tensioni con Stati Uniti ed Europa.
Una relazione sempre più interdipendente
La Cina ha fornito un supporto fondamentale alla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina nel 2022, rifiutando di condannare l’aggressione e opponendosi alle sanzioni occidentali. Pechino è oggi un partner economico chiave per Mosca: esporta componenti elettronici e macchinari e acquista petrolio e gas russi a condizioni favorevoli.
In cambio, la Russia sostiene la Cina sulla questione di Taiwan e nelle sue dispute geopolitiche. Tuttavia, l’arresto di due cittadini cinesi arruolati tra le fila dell’esercito russo in Ucraina ha sollevato preoccupazioni internazionali sul possibile coinvolgimento diretto di Pechino nel conflitto.
L'Europa osserva con cautela
L'incontro tra Xi e Putin avviene pochi giorni dopo che la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e il Presidente del Consiglio europeo António Costa hanno inviato messaggi concilianti a Pechino per celebrare i 50 anni di relazioni diplomatiche tra Ue e Cina. Entrambe le parti hanno ribadito l’impegno a collaborare su sfide globali, ma il dialogo appare fragile.
Nel 2023, Bruxelles aveva assunto toni più duri contro Pechino, criticandone l’“aggressività” e le “pratiche economiche sleali”, oltre ai suoi legami con Mosca. Tuttavia, il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca e i dazi globali da lui imposti stanno spingendo l’Europa a riconsiderare i rapporti con la Cina, alla luce delle nuove tensioni transatlantiche.
Un vertice dal forte impatto simbolico
Il vertice Putin-Xi non segna solo una tappa diplomatica, ma rappresenta un chiaro segnale geopolitico: Russia e Cina intendono presentarsi come un blocco compatto, pronto ad affrontare insieme le sfide di un ordine globale in trasformazione. In un contesto segnato da guerre, sanzioni e competizione economica, la loro alleanza è destinata a ridefinire gli equilibri internazionali.