Il primo ministro slovacco è stato l'unico leader dell'Ue ad aver partecipato alle celebrazioni del Giorno della Vittoria a Mosca. I manifestanti: "non rappresenta il Paese"
Migliaia di manifestanti si sono riuniti venerdì nella capitale slovacca, Bratislava, per esprimere la loro opposizione alla recente visita del primo ministro Robert Fico in Russia.
Fico è stato l’unico leader di un Paese dell’Unione europea a partecipare alle celebrazioni a Mosca per l’80esimo anniversario della vittoria sulla Germania nazista nella Seconda Guerra Mondiale.
"Ne abbiamo abbastanza di Fico", "la Slovacchia è Europa", e "resta lì", sono stati alcuni degli slogan scanditi dai manifestanti riuniti in Piazza della Libertà a Bratislava. Gli organizzatori hanno dichiarato che Fico non rappresenta l’intera Slovacchia.
Il Cremlino ha sfruttato le celebrazioni annuali del Giorno della Vittoria per ostentare la propria forza militare.
Venerdì il presidente russo Vladimir Putin ha elogiato le forze russe impegnate in Ucraina, affermando: "Siamo orgogliosi del loro coraggio e della loro determinazione, della loro forza spirituale che ci ha sempre portato alla vittoria".
Fico rilancia i legami con Mosca
In un videomessaggio, Fico ha dichiarato che il suo obiettivo è quello di instaurare un rapporto di "normale e amichevole cooperazione" con la Russia.
Le manifestazioni a Bratislava e in altre città slovacche sono state le ultime di una serie di proteste scatenate dal recente viaggio di Fico a Mosca, dove ha incontrato Putin per discutere delle forniture di gas previste per dicembre.
Figura controversa sia a livello nazionale che internazionale, Robert Fico è tornato al potere nel 2023, quando il suo partito di sinistra Smer ha vinto le elezioni parlamentari facendo leva su sentimenti filorussi e anti-americani.
Rinomato per la sua posizione favorevole al Cremlino, si è pubblicamente opposto alle politiche dell’Unione europea sulla guerra in Ucraina.
La sua amministrazione ha suscitato forti proteste per il suo orientamento filorusso e per l’approccio sempre più euroscettico. Fico ha più volte ripreso la retorica anti-Ue e minacciato in diverse occasioni di ritirare la Slovacchia dalla Nato.