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Turchia: Ankara strizza l'occhio ai Brics e accusa l'Ue di Islamofobia

Il ministro degli Esteri Hakan Fidan ha incontrato ad Ankara il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov.
Il ministro degli Esteri Hakan Fidan ha incontrato ad Ankara il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. Diritti d'autore  T.C Dışişleri Bakanlığı
Diritti d'autore T.C Dışişleri Bakanlığı
Di Sait Burak Utucu
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha elogiato i Brics contro l'Unione Europea durante una conferenza stampa congiunta con il suo omologo russo Sergey Lavrov ad Ankara

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Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha incontrato lunedì ad Ankara il suo omologo russo Sergey Lavrov, in occasione del terzo anniversario dell'inizio della guerra tra Ucraina e Russia.

Dopo l'incontro, i due hanno tenuto una conferenza stampa in cui hanno discusso delle relazione fra i due Paesi, e in particolare di commercio, energia e turismo.

Fidan ha affermato che i negoziati di adesione di Ankara all'Ue si sono fermati a causa di un approccio alle trattative "islamofobo" da parte di Bruxelles.

"L'Unione è nata e cresciuta accanto a noi. I nostri negoziati di adesione sono però fermi da anni, a causa del disagio da parte dell'Ue ad accogliere un grande Paese musulmano, con una forte politica identitaria. Nessuno lo dice apertamente, ma è così", ha detto.

Non ci è stata offerta l'adesione ai Brics

In merito alla cooperazione con i Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), Fidan ha sottolineato l'importanza della presenza della Turchia nelle più grandi organizzazioni del sistema economico mondiale.

Ma ha anche affermato che alla Turchia non è stata offerta l'adesione ai Brics, creati proprio dalla Russia nel 2009 per sfidare il predominio commerciale degli Stati Uniti e dei loro partner.

Fidan ha dichiarato: "Seguiamo da vicino i Brics, abbiamo mostrato chiaramente il nostro interesse. Per quanto ne sappiamo, però, loro hanno per il momento bloccato l'ingresso di nuovi membri. Non ci è stata offerta l'adesione", ha dichiarato.

Un eventuale ingresso di Ankara nei Brics avrebbe un impatto non da poco, dal momento che il Paese è anche inserito nella Nato, a guida statunitense.

Uno scenario che Fidan non esclude: "I Brics si sono dimostrati più inclusivi. Vedo paesi di tutti i colori, religioni, culture e civiltà che si riuniscono. Spero che anche in Ue si sviluppi un approccio economico più inclusivo".

"Se la Turchia fosse stata accettata come membro a pieno titolo dell'Unione Europea, non avremmo cercato di entrare nei Brics", aveva dichiarato Fidan in una trasmissione televisiva a settembre.

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