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Guerra in Ucraina: perché Putin non aveva intenzione di partecipare ai colloqui di Istanbul

Il presidente ucraino Vladimir Putin
Il presidente ucraino Vladimir Putin Diritti d'autore  Sputnik
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Di Euronews
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Secondo l'analista politico Fyodor Krasheninnikov, Putin non è interessato a un cessate il fuoco perché i suoi obiettivi in guerra non sono stati raggiunti

Mercoledì sera a Mosca Vladimir Putin ha tenuto una riunione con i partecipanti ai possibili colloqui con l'Ucraina a Istanbul, dando loro le ultime istruzioni. Nonostante l'invito esplicito del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che aveva dichiarato di attenderlo di persona, Putin non ha mai confermato la sua presenza in Turchia.

Il capo della delegazione russa inviata ai colloqui di pace di Istanbul con gli ucraini è Vladimir Medinski, quello di Kiev il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov.

L'analista Krasheninnikov a Euronews: "Putin non parla con chi lo critica apertamente"

"Putin non parla con chi lo critica apertamente, sia esso un politico russo o straniero. Zelensky ha espresso dure accuse nei suoi confronti negli anni, e soprattutto ora - ha dichiarato l'analista Fyodor Krasheninnikov -. Credo sia impossibile per Putin sedersi con lui. Aspettarselo era un’illusione."

Kiev e Mosca avevano già avviato un processo negoziale a Istanbul nel marzo 2022, poi interrotto per profondi disaccordi. Secondo Krasheninnikov, Putin vuole far passare i nuovi colloqui come una continuazione di quelli del 2022, sostenendo siano stati l’Occidente, insieme all’Ucraina, a interromperli.

"È importante per lui dimostrare che non cede alle pressioni. Dice: ‘Non sto tornando a trattare, sto semplicemente portando avanti ciò che avevamo già iniziato’. E secondo lui, l’accordo del 2022 doveva essere firmato alle condizioni che aveva proposto all’epoca."

"Putin non vuole davvero un cessate il fuoco"

Il Cremlino ha dichiarato di essere pronto ad accettare un cessate il fuoco se l’Occidente smetterà di fornire armi a Kiev, e ha definito utili i colloqui diretti a Istanbul per “eliminare le cause profonde del conflitto e stabilire una pace duratura”.

Ma Krasheninnikov è scettico: "Putin non vuole davvero un cessate il fuoco, ma non vuole nemmeno passare per quello che ostacola la pace. Sta cercando modi per convincere Trump che valga la pena continuare i colloqui. Quanto durerà questo gioco, non lo so, ma è chiaro che i suoi obiettivi bellici non sono ancora stati raggiunti."

I media ucraini riferiscono che la delegazione di Kiev parteciperà solo per discutere l’attuazione di un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni, una proposta attribuita a fonti vicine all’ex presidente statunitense Donald Trump. La Russia non ha ancora espresso ufficialmente il proprio sostegno all’iniziativa.

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