Un autobus è stato attaccato nella Cisgiordania occupata illegalmente da Israele. Il bilancio parla di tre morti e otto feriti
Almeno tre persone sono state uccise e otto ferite in una sparatoria avvenuta lunedì 6 gennaio su un autobus che trasportava cittadini israeliani nella Cisgiordania occupata illegalmente dallo Stato ebraico. Secondo quanto riferito dai soccorritori accorsi sul posto le persone decedute sono due donne di 60 anni e un uomo di 40. Tra i feriti figura anche l'autista del bus, che è stato raggiunto alle gambe e all'addome.
Hamas: "Un gesto eroico di resistenza"
L'esercito israeliano ha parlato di un gruppo di persone che si è avvicinato al mezzo aprendo il fuoco, nei pressi del villaggio di al-Funduq. Il gruppo islamista palestinese Hamas ha accolto la notizia elogiando l'attacco in un comunicato, giudicandolo "un gesto eroico di resistenza", ma senza rivendicarne la paternità.
Gli episodi di violenza sono aumentati fortemente anche in Cisgiordania dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, costato la vita a 1.200 israeliani e a seguito del quale Tel Aviv ha avviato una drammatica invasione della Striscia di Gaza, per via della quale sono morte già più di 45mila persone, in gran parte civili. In Cisgiordania, secondo il ministero della Salute palestinese, sono 838 le persone uccise da soldati israeliani dall'inizio del conflitto.
Netanyahu: "Nessuno sarà risparmiato"
A seguito della sparatoria sull'autobus, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha giurato vendetta contro gli aggressori e chiunque li abbia aiutati, aggiungendo che “nessuno sarà risparmiato”.