Il Paese balcanico ha registrato un incremento rilevante degli attraversamenti irregolari verso l'Ue nel 2024: l'accordo con Frontex dovrebbe regolare i flussi di migranti e combattere il traffico di esseri umani
La Bosnia-Erzegovina e l'Unione europea hanno raggiunto mercoledì a Sarajevo un accordo sulla sicurezza delle frontiere con l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex).
L'accordo segna la piena integrazione del Paese balcanico nel quadro della sicurezza collettiva europea e arriva mentre a Bruxelles si tiene il vertice Ue-Balcani occidentali, che intende rafforzare l'integrazione di questo territorio dove Montenegro, Serbia, Macedonia settentrionale, Albania, Bosnia-Erzegovina e Kosovo sono in attesa di aderire all'Unione.
L'intesa appena concordata consentirà ad agenti Frontex di essere presenti alle frontiere della Bosnia-Erzegovina, per assistere il personale addetto sul profilo della sicurezza.
Dopo aver avviato l'anno scorso una collaborazione con Europol, il ministero della Sicurezza e le agenzie di polizia della Bosnia-Erzegovina hanno ora compiuto un altro passo significativo verso l'integrazione nel sistema di polizia e sicurezza europeo.
L'ambasciatore dell'Ue e rappresentante speciale per la Bosnia-Erzegovina, Luigi Soreca, ha definito l'accordo come un test per il partenariato con l'Ue “in quest'area critica dell'Europa”.
Le entrate irregolari nell'Ue dalla Bosnia-Erzegovina aumentate del 30% nel 2024
La Bosnia-Erzegovina si trova ad affrontare sfide crescenti in materia di sicurezza, con un aumento del 30 per cento degli attraversamenti irregolari del confine con la Croazia nei primi nove mesi del 2024.
Questi attraversamenti rappresentano quasi il 90 per cento degli ingressi irregolari lungo la rotta dei Balcani occidentali, contribuendo al traffico di esseri umani e alle reti di contrabbando.
Inoltre, si sono intensificate le violazioni del regime di esenzione dal visto, che consente ai cittadini del Paese di recarsi nell'Area Schengen dell'Unione Europea per brevi soggiorni senza dover richiedere un visto.
“Ci siamo sempre ascoltati a vicenda. Abbiamo sempre tenuto conto delle reciproche preoccupazioni e questo ci ha portato oggi qui, dove abbiamo questo testo pienamente concordato”, ha commentato Henrik Nielsen, responsabile del portafoglio Schengen presso il direttorato generale per la Migrazione e gli Affari interni dell'Ue.
Nenad Nesic, ministro della Sicurezza della Bosnia-Erzegovina, ha annunciato che l'accordo con Frontex sarà firmato entro la fine di febbraio o l'inizio di marzo del prossimo anno.