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"Le Ong non sono un pull factor", dice il direttore di Frontex

Hans Leijtens è direttore di Frontex da marzo 2023
Hans Leijtens è direttore di Frontex da marzo 2023 Diritti d'autore EBS
Diritti d'autore EBS
Di Vincenzo Genovese
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Il direttore di Frontex Hans Leijtens non considera le navi delle Ong nel Mar Mediterraneo un fattore di attrazione, che incentiva le partenze delle persone migranti dalle coste dell'Africa

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La posizione di Leijtens, affermata in un'intervista a Euronews, contraddice quella di un documento riservato dell'agenzia relativo alle rotte migratorie dalla Libia all’Europa, mai reso pubblico ma riportato dall'agenzia di stampa AdnKronos nel novembre 2022 e citato ripetutamente dai membri del governo italiano per contrastare le attività delle Ong.

"Non mi avete mai sentito dire che sono un pull factor. Non l'ho mai detto, e la mia opinione è che non lo siano".

"Non ho mai detto che le navi delle Ong siano un pull factor e la mia opinione è che non lo siano"
Hans Leijtens
Direttore di Frontex

Un cambio di passo per Frontex?

Alla fine dell'anno scorso, Leijtens aveva espresso un concetto simile durante un'audizione al Parlamento europeo. La posizione di Frontex riguardo alla tesi del "pull factor" (secondo cui, cioè, le imbarcazioni di salvataggio delle Ong spingerebbero le persone migranti a salpare) sembra essere cambiata con il cambio del direttore dell'agenzia.

Quello precedente, il francese Fabrice Leggeri, era stato accusato di avere coperto alcuni respingimenti di massa di richiedenti asilo, illegali secondo il diritto europeo, operati dalla polizia greca nel Mar Egeo con il tacito assenso degli agenti di Frontex.

Leijtens è entrato in carica a marzo 2023, quasi un anno dopo le dimissioni di Leggeri, che nel frattempo è diventato eurodeputato per il partito di destra radicale Rassemblement National, e siede nel gruppo Patrioti per l’Europa, lo stesso della Lega.

I due si sono incontrati il 4 settembre, in un'audizione in cui Leijtens ha aggiornato la commissione Libertà civili del Parlamento europeo, di cui fa ora parte Leggeri, sulle attività di Frontex. Per diversi parlamentari intervenuti durante il dibattito, il nuovo direttore sembra dedicare più attenzione alla tutela dei diritti fondamentali delle persone migranti rispetto al suo predecessore.

"La prima cosa per i nostri agenti è salvare vite umane sulla terra e in mare. Quello che possiamo fare dipende anche dalle risorse, ma perlomeno promettiamo sempre di farlo. Ripeto: tutti gli agenti di Frontex hanno prestato giuramento promettendo di servire e proteggere. Questo è ciò che facciamo, la priorità numero uno", ha detto Leijtens a Euronews.

Migranti irregolari in netto calo in Europa

L'incontro con gli eurodeputati è stato anche l'occasione per presentare gli ultimi dati di Frontex sull'immigrazione irregolare verso l'Unione europea.

Nei primi sette mesi del 2024 gli attraversamenti irregolari delle frontiere europee sono diminuiti del 36% rispetto all'anno precedente, soprattutto per il calo nella rotta balcanica (-75%) e in quella del Mediterrano centrale (-64%). I 32mila approdi irregolari registrati a luglio, sono diventati poco più di 43mila a inizio settembre secondo i dati del ministero dell'Interno italiano: meno della metà dei 115mila del 2023.

Più che raddoppiati, invece, gli approdi alle isole Canarie, particolarmente sotto pressione nelle ultime settimane, e quasi triplicati gli ingressi dalla Bielorussia nei Paesi baltici.

In totale gli attraversamenti irregolari registrati da Frontex da gennaio a luglio 2024 sono 113.400: le persone migranti effettivamente entrate sul territorio dell'Unione potrebbero essere di meno, visto che lo stesso individuo potrebbe essere registrato più volte per diversi attraversamenti di confine.

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